Qualcuno ha utilizzato il contrassegno per invalidi intestato al genitore scomparso, mentre qualcun altro ha sfruttato il pass come “lasciapassare” per raggiungere il posto di lavoro in centro storico. Altri invece, incuranti delle sanzioni già ricevute per l’uso improprio del contrassegno, hanno continuato a esibirlo, subendo poi il ritiro del documento. Sono solo alcuni dei casi registrati nel primo semestre del 2021 nell’ambito delle attività di controllo dei parcheggi riservati ai veicoli destinati al trasporto di persone invalide o disabili presenti in città, di cui oltre 400 all’interno del centro storico. Anche quest’anno, infatti, la Polizia locale di Modena ha svolto una serie di accertamenti finalizzati a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “furbetti”, con l’obiettivo di permettere a chi possiede regolarmente il contrassegno di disporre del maggior numero possibile dei posti esistenti. Nei primi sei mesi del 2021 gli operatori del Comando di via Galilei hanno controllato 2.591 stalli riservati agli invalidi, circa 432 ogni mese, elevando 253 sanzioni, di cui 81 in centro, con la media di un illecito riscontrato ogni 12 stalli sottoposti a verifica.

La Polizia locale ha effettuato 1.848 controlli nel Quartiere 1, 286 nel Quartiere 2, 294 nel Quartiere 3 e 163 nel Quartiere 4. Le 253 sanzioni sono state comminate a 204 veicoli che hanno violato l’articolo 158 del Codice della strada (“Divieto di fermata e di sosta dei veicoli”).

In 49 casi si è verificata anche, in aggiunta, la violazione dell’obbligo di utilizzo strettamente personale del contrassegno (previsto da un’ordinanza comunale): alla luce delle agevolazioni che lo caratterizzano, come, appunto, la sosta sugli stalli riservati, nelle aree pedonali, accesso alla zona Ztl e sosta gratuita sugli stalli a pagamento, per utilizzare il pass è necessario che il titolare sia presente e il veicolo che espone l’autorizzazione sia al servizio del titolare del contrassegno stesso. L’importo del verbale è di 87 euro (60,90 se pagata entro cinque giorni), oltre alla rimozione del veicolo e alla decurtazione di 2 punti dalla patente di guida del conducente. In caso di sosta irregolare senza averne titolo, quindi, il proprietario dell’auto deve dichiarare chi fosse alla guida al momento della commissione dell’illecito; inoltre, viene applicata la sanzione accessoria del ritiro del contrassegno quando si è in presenza di recidiva.

I numeri dei “furbetti” del primo semestre dell’anno ricalcano quelli dell’analogo periodo del 2020 – quando le sanzioni furono 262 – e dal punto di vista territoriale si concentrano soprattutto sul centro storico, dove, per via della presenza di un numero maggiore di stalli “dedicati”, si è sviluppata la maggioranza dei quasi 2.591 accertamenti complessivi (cioè il 71 per cento). Nel primo trimestre del 2021, infatti, nel Quartiere 1 sono stati controllati 766 posti e 239 veicoli, un’attività che ha condotto a 40 sanzioni, di cui 17 per violazione dell’ordinanza comunale; mentre nel secondo trimestre sono stati sottoposti a verifica 1.082 stalli e 435 veicoli, da cui sono emerse 41 violazioni (tra queste, 14 all’ordinanza comunale), con un caso di recidività. Tra le situazioni più significative, anche quelle di otto automobilisti che adoperavano permessi intestati a persone scomparse.

A Modena gli stalli per disabili in centro storico sono 432 (una quarantina realizzati nell’ultimo quinquennio), dei quali 119 in zona Ztl. Il numero complessivo dei contrassegni rilasciati ai residenti è di circa 5 mila e naturalmente sono utilizzabili anche quelli emessi dagli altri Comuni italiani ed europei. Per informazioni: www.comune.modena.it/servizi/mobilita-e-trasporti/ztl-zona-traffico-limitato.

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