Un trekking suggestivo e avventuroso alla scoperta delle antiche miniere di rame di Montecreto, ancora oggi visitabili e percorribili in parte.

È in programma sabato 31 luglio 2021 l’escursione guidata, organizzata dalle guide ambientali escursionistiche de La via dei monti in collaborazione con lo storico Carlo Beneventi dell’Associazione Culturale Montecreto Eventi, che porta alle antiche miniere di calcopirite di Cà Marsilio e Cà Gabriele, raggiungibili solo a piedi.

È possibile accedere all’interno di alcune gallerie muniti di torce o luci frontali. Nelle grotte sarà proiettato il filmato ‘Il rame degli Appennini’, a cura di Beneventi, che raccoglie la voce dell’ultimo miniatore rimasto in vita che racconta fatiche e lavoro dei minatori.

Il complesso archeominario, al centro di ricerche universitarie, ha visto le prime estrazioni di minerale già durante il periodo romano, mentre gli ultimi anni di vita della miniera risalgono alla Seconda guerra mondiale.

Il ritrovo è alle ore  9 a Montecreto davanti al municipio (info e iscrizioni Davide 3711842531).

Le iniziative fanno parte del calendario di escursioni guidate promosso dal gruppo di guide ambientali escursionistiche de ‘La via dei monti’ con il patrocinio dei Comuni di Abetone-Cutigliano, Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Alto Reno Terme, di Ente Parchi Emilia Centrale, consorzio Valli del Cimone, Cimone Holidays, Corno Alle Scale. Programma completo e dettagli: 3711842531, info@laviadeimonti.com, www.laviadeimonti.com, pagina Facebook ‘La via dei monti’.

«Dopo un lungo lavoro di ripulitura dei volontari dell’associazione culturale Montecreto Eventi – spiega lo storico Carlo Beneventi – è stata finalmente riaperta un’antica strada che collegava il borgo di Ca’ Marsilio alla miniera del Cinghio. In questo modo sarà possibile visitare tutte le miniere del lato est senza utilizzare l’assolata via Lastranera. Il lato ovest del comprensorio archeominerario, con la ripulitura di un sentiero che aggira il masso ofiolitico, rende fruibili due saggi di scavo, uno dei quali fu utilizzato come deposito esplosivi e attrezzi. A completamento è stata realizzata una cartellonistica storica e i segnali che permettono la visita completa del sito».

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