Per anni una donna pakistana 26enne ha subito dal marito molteplici vessazioni: la picchiava, le impediva di uscire senza permesso, controllava i suoi spostamenti e più volte l’ha chiusa dentro casa. L’uomo, un connazionale, è arrivato persino a vietarle le visite mediche durante la gravidanza, a colpirla con un oggetto in ferro e a usarle violenza anche davanti ai figli minori. In un caso la donna ha riportato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni, in un altro ha avuto conseguenze lesive giudicate guaribili in una settimana.

Alla fine del giungo 2019 la donna ha detto basta e ha denunciato il marito col quale viveva a in un comune della bassa reggiana Luzzara. Ha raccontato quei periodi di vessazioni, che dalla prima denuncia risultano perpetrate dal 2016 fino al giugno 2019, dalla seconda dall’ottobre 2019 al febbraio 2020. A seguito della denuncia l’uomo, un operaio 35enne, è stato sottoposto immediatamente alla misura cautelare all’allontanamento dall’abitazione familiare e al divieto di avvicinamento, mentre la posizione della donna è ora seguita dai servizi sociali.

Quindi l’iter processuale con l’uomo che lo scorso 20 maggio ha patteggiato due anni e quattro mesi. La condanna divenuta esecutiva ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana emettere l’ordine di carcerazione che ieri è stato eseguito dai carabinieri di Luzzara che hanno arrestato il 35enne. L’uomo al termine delle formalità di rito è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena.

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