Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Alan Tamburini

– Un programma, e risorse per 34 milioni di euro, per sostenere e rafforzare, anche alla luce della situazione di difficoltà causata dalla pandemia, l’inserimento al lavoro e la qualificazione professionale delle persone con disabilità, valorizzando e sostenendo l’impegno delle associazioni. Ma anche incentivi alle imprese per assumere lavoratori disabili.

È quanto contenuto nel Programma del fondo regionale disabili per il 2021 approvato dalla Giunta regionale. Programma che definisce le linee di intervento e priorità per generare, in Emilia-Romagna, lavoro di qualità e contrastare le diseguaglianze. Ma anche promuovere innovazione sociale, sviluppare ulteriori sinergie col Terzo settore e valorizzare progettualità e capacità di iniziativa.

“Contrastare le disuguaglianze per favorire uno sviluppo equo e sostenibile dei nostri territori è un nostro obiettivo strategico, che abbiamo chiaramente indicato nel Patto per il Lavoro e per il Clima- affermano l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro e formazione professionale, Vincenzo Colla, e la Vicepresidente con delega al Contrasto alle diseguaglianze, Elly Schlein-. Vogliamo affiancare le persone con disabilità e fragilità in percorsi formativi e di transizione che consentano di sviluppare le proprie attitudini e abilità e siamo impegnati a rimuovere ogni ostacolo che impedisca l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione a queste fasce della popolazione. L’inclusione, l’integrazione e il sostegno delle persone con disabilità dà la misura di una comunità forte, solidale e inclusiva e in quanto tale è un fatto irrinunciabile di democrazia”.

Il Patto per il Lavoro e per il Clima è punto di riferimento del Programma, approvato in attuazione di quanto previsto nel Protocollo d’intesa tra Regione, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) e Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (Fand). In continuità con quello del 2020, punta ad adeguare e rafforzare le misure già sperimentate e consolidate introducendo nuove linee di intervento quali misure straordinarie per sostenere le persone nell’attuale contesto, per dare continuità ai percorsi e garantire tutoraggio e aiuti economici. Una parte straordinaria del Programma cercherà di supportare le persone con disabilità nella ripartenza, alla luce degli effetti della pandemia, nell’accesso alla formazione e al mercato del lavoro.

Il programma in sintesi
Prevede azioni e servizi personalizzati per il successo formativo e a sostegno delle transizioni dai sistemi educativi verso il lavoro, nonché misure a sostegno del diritto allo studio universitario dei giovani con disabilità. Previsti anche servizi e misure orientative, formative e di politica attiva del lavoro per l’inserimento, il reinserimento e la permanenza nel mercato del lavoro delle persone disabili.
Si sosterranno inoltre le nuove imprese e interventi sui luoghi di lavoro con ricadute dirette sulle persone con disabilità.
Sono previste azioni per la qualificazione delle competenze degli operatori del sistema pubblico e privato e, per quanto riguarda l’attività straordinaria legata all’emergenza sanitaria, misure per la continuità dei percorsi individuali e garantire, a fronte dell’impossibilità di una regolare partecipazione ai tirocini, attività di tutoraggio e sostegno economico.
Previsti inoltre contributi alle associazioni e alle famiglie delle persone con disabilità per accompagnare i giovani nelle transizioni tra la scuola e il lavoro. Contributi anche per le spese di investimento degli enti di formazione per favorire l’inclusione nei percorsi formativi.

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