Si trovava all’interno della sua proprietà a potare le piante al confine con un  parco pubblico quando improvvisamente ha visto giungere dal parco una donna. Dapprima un saluto festoso e gioioso rivolto all’anziano seguito dalla proposta esplicita di voler fare sesso tentando l’anziano mostrando il suo seno nudo. Quindi l’abbraccio sexy momento in cui la donna ha agito sebbene subito respinta dall’anziano. Mentre stringeva l’uomo a se infatti riusciva a sfilare dalla tasca dei pantaloni  il portafogli contenente documenti e circa 70 euro in contanti.  Quindi la fuga della donna, balzata a bordo di un’auto condotta da un complice, con l’anziano che, ripresosi da quell’inaspettata visita, aveva modo di realizzare che quella donna, mentre l’abbracciava, era riuscita con abile destrezza a sfilargli il portafoglio.

E’ successo il 23 aprile scorso nella frazione Tressano. Accortosi di essere stato derubato l’uomo, 79 anni, ha dato l’allarme ai carabinieri di Castellarano che si sono attivati nelle ricerche della ladra riuscita a dileguarsi. Gli accertamenti dei militari dell’Arma, supportati dalla meticolosa descrizione della ladra, resa dalla vittima in sede di denuncia, portavano i carabinieri a rivolgere le attenzioni investigative su una 62enne, abitante a Modena, ritenuta una specialista di tali tipi di furti con la “collaudata” tecnica dell’abbraccio sexy.

La donna è stata, inoltre, riconosciuta in apposita seduta di individuazione fotografica da parte della vittima. Ma non solo grazie alle indicazioni del modello e del colore dell’auto i carabinieri indirizzavano le attenzioni investigative al figlio nei confronti del quale i militari di Castellarano acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità concorsuali. La donna 62enne ed il figlio 41enne entrambi abitanti a Modena sono sati quindi denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di concorso in furto con destrezza

. Solo alcune settimane fa i due, in concorso con altra donna, erano stati denunciati per tentata rapina aggravata compiuta la mattina del primo maggio scorso all’interno dell’abitazione di un 77enne invalido civile spinto dentro casa dalla due donne che intendevano rapinarlo.  L’abbaiare dei cani dei vicini, l’arrivo del fratello e il sopraggiungere dei carabinieri allertati dal fratello della stessa vittima inducevano le due donne a fuggire a bordo dell’auto con cui erano arrivate condotta anche in quel caso dal figlio di una delle due donne.

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