L’attesa è finita. La città riprende ad essere invasa dalla fotografia, in occasione della nuova edizione di Fotografia Europea, dopo un anno di sospensione. Venerdì 21 maggio a partire dalle ore 16.00 torna nei Chiostri di San Domenico Giovane Fotografia Italiana con la mostra collettiva RECONSTRUCTION, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi. (Per accedere alla mostra non è necessaria la prenotazione. L’ingresso è consentito ad un numero contingentato di visitatori. Per info e calendario degli eventi  http://gfi.comune.re.it   Facebook Instagram culturareggioemilia)

Il progetto, promosso dal Comune di Reggio Emilia con numerosi partner internazionali, dedicato alla valorizzazione degli artisti under 35, alla sua ottava edizione,  quest’anno invita gli artisti a presentare progetti che incarnino un approccio militante nella relazione tra fotografia e immaginazione in dialogo con il tema  scelto dal festival.

RECONSTRUCTION presenta i sette progetti di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme, Martina Zanin, Elena Zottola, tutti artisti affermati, vincitori di premi prestigiosi, selezionati attraverso una call pubblica da una giuria internazionale, composta dai curatori, insieme ai rappresentanti dei festival partner: Carine Dolek per Circulation(s), festival de la jeune photographie europeénne di Parigi, Shoair Mavlian per Photoworks Festival di Brighton e Chiara Fabro per Panoràmic di Granollers, Barcellona.

Il tema RECONSTRUCTION era stato concepito per l’edizione 2020 e riproposto oggi, assume ulteriori possibili sfumature e interpretazioni. La fotografia può essere un linguaggio tra i più efficaci per ricostruire il passato, costruire il reale nelle sue multiple dimensioni, anticipare nuove visioni e un’idea di futuro.

La mostra è stata presentata questa mattina ai chiostri di San Domenico alla presenza di Raffaella Curioni, assessora a educazione e conoscenza, Annalisa Rabitti, assessora alla cultura e al marketing territoriale,  Ilaria Campioli e Daniele De Luigi curatori della mostra e la fotografa  Elena Zottola.

 

HANNO DETTO

“Sono  entusiasta e orgogliosa di Giovane Fotografia Italiana  – dichiara l’assessora a educazione Raffaella Curioni – che negli anni è cresciuta tantissimo, sia in termini di professionalità e competenza. Questa ottava edizione in particolare ha visto una partecipazione straordinaria: su quasi 260 giovani artisti e artiste nazionali e internazionali ne sono stati selezionati solo sette.

Sono anche molto orgogliosa di questa città, che continua a dare a tanti artisti e artiste la possibilità di fare della loro passione un lavoro. Non è una cosa scontata, ma una spinta per continuare ad essere una città particolarmente attenta ai giovani, all’educazione e alle competenze dei nostri talenti; qualità che rendono Reggio Emilia attrattiva da molti punti di vista”.

“È molto bello  – afferma l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti – lanciare l’ottava edizione di Giovane Fotografia Italiana da questo luogo, i Chiostri di San Domenico, lo stesso da cui l’anno scorso siamo ripartiti con la mostra nei tabelloni pubblicitari “Spazio Libero” che coinvolgeva gli artisti di diverse edizioni di Giovane Fotografia Italiana. Questa nuova edizione sarà preziosa ed è evidente, anche solo guardando il modo in cui è stata pensata, curata e allestita, quanto sia significativa per i curatori, gli artisti e per tutta la squadra che ci ha lavorato. Il tema della ricostruzione vuole darci una prospettiva differente su come reinterpretare il nostro abitare il mondo, attraverso l’arte, la cultura ma soprattutto attraverso lo sguardo dei giovani, sicuramente diverso da quello dei grandi fotografi ospiti al Festival di Fotografia Europea, ma proprio per questo estremamente importante”.

“Era da tempo – sottolinea Daniele De Luigi – che non mi emozionavo così tanto  alla presentazione di una mostra, pur facendo questo lavoro da diversi anni. È passato oltre  un anno dal lancio della call di Giovane Fotografia Italiana che risale  a fine  2019. Il tema prescelto è stato quasi profetico. I progetti di Domenico Camarda, Alisa Martynova, Irene Fenara, Francesca Pili, Vaste Programme, Martina Zanin, Elena Zottola sono molto diversi, ma si armonizzano tra loro per uno sguardo verso il futuro”.

“In un momento in cui si assiste all’esplosione del digitale – afferma Ilaria Campioli – i progetti proposti quest’anno rimandano alla materialità della fotografia: un oggetto nello spazio e nel tempo. I progetti che affrontano temi attualissimi quali gli spostamenti, l’ identità individuale, il rapporto con la natura hanno una forte attitudine all’installazione e includono gli album di famiglia, i dispositivi creati appositamente per la visione, le cartoline d’artista, i tappeti, i libri e altro”.

“The Creation of the World Is an Ordinary Day  – chiarisce Elena Zottola  di Maratea  –  è un lavoro fotografico nato in Estonia che si è concretizzato nella forma della cartolina d’artista. Ispirato da un antico racconto baltico sull’origine del mondo, si basa sul ri-assemblaggio di frammenti semantici in cui il racconto cosmogonico viene messo a dialogo con la piccola sacralità degli oggetti quotidiani.”

La mostra sarà inaugurata  venerdì 21 maggio, alle ore 17.00, con una diretta streaming  sui canali social culturareggioemilia dall’assessora alla cultura Annalisa Rabitti con Ilaria Campioli e Daniele De Luigi curatori della mostra di Giovane Fotografia Italiana.

I sette progetti fotografici, selezionati, tra le 259 candidature, pervenute da tutta Italia, comprese quelle di cittadini stranieri attualmente residenti nel nostro Paese, rappresentano una polifonia di voci che si distinguono per l’originalità dell’approccio al tema che ha sfidato gli artisti a combinare fotografia e immaginazione per tentare una più autentica comprensione del reale, dimostrando che la fotografia è in grado di prendere parte ai processi conoscitivi non solo rappresentando la realtà osservabile con lo sguardo, ma anche, a partire da essa, ricostruendo il reale nelle sue molteplici dimensioni attraverso l’immaginazione.

Domenico Camarda (La Spezia, 1990) riflette con Liquido sul concetto di identità che, come la realtà stessa, si è moltiplicato, espanso, lasciando così spazio ad un mondo non ben definito, dove la fissità è sostituita da una varietà di forme possibili.

Irene Fenara (Bologna, 1990) con Three Thousand Tigers evidenzia come la tecnologia cambi la percezione del mondo. Partendo da immagini di tigre, animale in via d’estinzione ma sovrarappresentato nel nostro immaginario, crea con un algoritmo nuove immagini che sottolineano la distanza tra noi e la realtà.

Nowhere Near di Alisa Martynova (Orenburg, Russia, 1994) tenta di ricostruire l’immaginario di chi ha deciso di lasciare la propria terra d’origine e ciò che resta in del sogno di una vita diversa una volta raggiunta la meta.

Francesca Pili (Benevento, 1986) con #Abruxaus denuncia con amara ironia la piaga degli incendi dolosi che affliggono la Sardegna così come molte altre aree del pianeta, offrendo una riflessione sul controverso rapporto tra uomo e natura sottomesso alle logiche di consumo.

Con The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver il collettivo Vaste Programme (Giulia Vigna, Latina, 1992; Leonardo Magrelli, Roma, 1989; Alessandro Tini, Roma, 1988) indaga i meccanismi e il ruolo delle immagini presentando l’archivio fotografico di Ivan Putnik, un camionista russo che attraversa l’intera Siberia alla guida di un camion, dando vita ad una narrazione a cavallo tra i generi classici dell’album fotografico, del diario di viaggio e della verofiction con immagini e memorie attentamente selezionate dagli autori.

I Made Them Run Away di Martina Zanin (San Daniele del Friuli, 1994) è una storia a più livelli che attraverso immagini e testi epistolari indaga le dinamiche delle relazioni di coppia mettendo al centro temi come l’amore, la fantasia, l’illusione, l’identità.

The Creation of the World is an Ordinary Day di Elena Zottola (Maratea, 1995) è un’opera-performance nata in Estonia che si è concretizzata nella cartolina d’artista. Ispirato da un antico racconto baltico sull’origine del mondo, il progetto fotografico è il tramite per la formulazione di un nuovo racconto multiculturale e collettivo, privo di qualsiasi barriera di linguaggio, di forma o contenuto.

Completa la mostra una selezione video a cura dei festival partner di Giovane Fotografia Italiana.

Durante lo svolgimento del festival  e in particolare nel week end del 19 e 20 giugno saranno proposte tavole rotonde con l’obiettivo di restituire la dimensione di collaborazione e scambio tra realtà nazionali e internazionali del progetto e rinnovato l’appuntamento con il Premio Giovane Fotografia Italiana, istituito con il sostegno dell’azienda Reire srl. con l’obiettivo di sostenere e finanziare la ricerca e la produzione artistica under 35, che verrà assegnato al migliore progetto artistico individuato tra i sette finalisti. Per tutta l’apertura della mostra sono inoltre in programma concerti promossi da Biblioteca “Armando Gentilucci” dell’Istituto Superiore di studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “ Achille Peri – Claudio Merulo”.(Prenotazione posti e informazioni:portineriaperi@comune.re.it  – 0522 456771)

Giovane Fotografia Italiana è promossa da Comune di Reggio Emilia e Comune di Cortona in collaborazione con GAI. Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Circulation(s) Festival de la jeune photographie europeénne, Paris; Photoworks Festival, Brighton; Festival Panoràmic – Granollers, Barcelona; Cortona on the Move.Co-finanziato da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e ANCI.

Con il contributo di Regione Emilia-Romagna, nell’ambito di “Emilia 2020-2021”, e Reire srl.

Reggio Emilia Chiostri di San Domenico n. 11

 

GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA RECONSTRUCTION

 

OPENING

venerdì 21 maggio > h 16-20

sabato 22 maggio > h 10-20

domenica 23 maggio > h 10-20

 

DAL 29 MAGGIO AL 4 LUGLIO

sabato, domenica e festivi > h 10-20

COME DA DL 65 DEL 18/05/21 ART. 11, PER ACCEDERE ALLA MOSTRA NON È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE.

L’ingresso è consentito ad un numero contingentato di visitatori.

VISITE GUIDATE GRATUITE SU PRENOTAZIONE TEL 0522/456766 o 0522/456032

LUNEDÌ – VENERDÌ DALLE 9 ALLE 13

Per info e calendario degli eventi  http://gfi.comune.re.it

Facebook Instagram culturareggioemilia

Dal 28 maggio 2021 una visita virtuale della mostra sarà disponibile sul sito www.gfi.comune.re.it.

 

APERTURE STRAORDINARIE

Concerti promossi da Biblioteca “Armando Gentilucci” dell’Istituto Superiore di studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “ Achille Peri – Claudio Merulo”

sabato 22/ 05, sabato 29/05 , sabato 5 /06, sabato 12/06, sabato 19/06  >h 10-21

lunedì 7/06 , mercoledì 9/06, lunedì 21/06, martedì 22/06, venerdì 25/06, martedì 29/06, venerdì 2/07 > 18-21 Tutti gli appuntamenti hanno inizio alle ore 19.

Modalità di partecipazione per il pubblico: Ingresso gratuito esclusivamente su prenotazione online, limitato ai posti disponibili e in ottemperanza alle norme anti-pandemia

Prenotazione posti e informazioni: portineriaperi@comune.re.it  – 0522 456771

Per aggiornamenti consultare il sito www.bibliotecagentilucci.it e www.peri-merulo.it

Il programma può subire variazioni. In caso di maltempo, le iniziative previste nel Chiostro piccolo si svolgeranno in Sala delle Carrozze.

 

(Immagine: la fotografa Elena Zottola, Annalisa Rabitti, assessora alla cultura e al marketing territoriale,  Raffaella Curioni, assessora a educazione e conoscenza, Daniele De Luigi

e Ilaria Campioli curatori della mostra, Marco Fiorini direttore dell’Istituto Superiore di studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “ Achille Peri – Claudio Merulo)

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