Attuare con urgenza tutte le iniziative necessarie per rendere più veloci le pratiche edilizie collegate al Superbonus del 110 per cento per le ristrutturazioni e gli adeguamenti antisismici, consentendo un più rapido accesso agli atti da parte dei tecnici e dei privati. È l’invito contenuto nei due ordini del giorno, presentati rispettivamente da Pd, Verdi, Modena civica e da Forza Italia, approvati dal Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 13 maggio.

Presentato dal capogruppo Pd Antonio Carpentieri, il documento di Pd, Verdi e Modena civica, invita anche a rafforzare il servizio di edilizia privata, nella parte che riguarda l’accompagnamento e l’iter istruttorio, a dedicare personale tecnico agli interventi sui comparti unitari e sugli immobili di pregio, a proseguire il confronto con ordini professionali e associazioni di categoria per “condividere soluzioni innovative per semplificare l’iter amministrativo e sostenere i privati nella riqualificazione del patrimonio edilizio. Invita, inoltre, l’Amministrazione ad attivarsi per proporre al governo un’ulteriore proroga dell’iniziativa del superbonus del 110 per cento, allineandola alle tempistiche del Recovery Fund che ha come orizzonte il 2026-2027. L’ordine del giorno è stato approvato con il voto a favore anche di Sinistra per Modena, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. Astenuta Lega Modena.

Anche l’ordine del giorno presentato da Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia (approvato con voto a favore anche di M5s, Lega, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia e l’astensione dei gruppi di maggioranza) invita l’amministrazione ad attivarsi “per accorciare il più possibile i tempi di risposta degli uffici e consentire un rapido accesso agli atti” e a convocare le associazioni di categoria per valutare con loro quali migliorie siano ulteriormente adottabili nel sistema di accesso ai documenti e di avanzamento delle pratiche.
Nella stessa seduta è stato respinto, invece, l’ordine del giorno proposto da Stefano Prampolini per Lega Modena che, partendo dalla considerazione che “ogni ritardo nei lavori è una perdita di ricchezza” e che “storicamente l’edilizia serve da motore per l’intera economia, con l’ulteriore aspetto favorevole di operare in massima parte in ristrutturazioni e non in nuove costruzioni con utilizzo di nuovo suolo”, invitava a provvedere con urgenza ad attuare tutte le iniziative per velocizzare l’accesso agli atti delle pratiche edilizie e le risposte a tutte le richieste provenienti dal settore edile. Il documento aveva ottenuto il voto a favore anche di FI, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, M5s. Contrari Pd, Sinistra per Modena e Modena civica; astenuti i Verdi.

Nella presentazione, il consigliere Prampolini aveva affermato che “il problema delle lungaggini burocratiche non è nuovo, i diversi bonus l’hanno solo aggravato: il Comune gestisce il servizio e, quindi, deve trovare il modo di far lavorare le imprese senza perdere tempo. Con l’ordine del giorno chiediamo di risolvere il problema con concretezza e rapidità”.

Motivando il voto contrario del Pd, Antonio Carpentieri ha sottolineato la “differenza di visione delle due proposte: nella nostra evidenziamo che è stata l’esplosione del bonus a creare i rallentamenti e che il Comune deve essere messo in condizione di dare una risposta, potendo assumere personale dedicato senza pesare sugli altri settori, e per questo deve intervenire il Governo”. Diego Lenzini ha evidenziato, come elemento fondamentale, la richiesta di prorogare il superbonus, “forse l’unica vera soluzione alla congestione che si sta creando, perché non sono solo gli uffici che non riescono a tenere il passo ma anche le imprese”.

Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena), pur condividendo le premesse dell’ordine del giorno di Lega, ha affermato che “è superficiale e si concentra solo sul mondo imprenditoriale mentre mancano i riferimenti sia alla ricaduta ambientale che alle difficoltà degli uffici, che hanno sempre gli stessi dipendenti a fronte di un aumento delle pratiche”. Ha sottolineato, inoltre, che “diminuire la burocrazia va bene, ma bisogna ricordare che le procedure sono anche garanzia di trasparenza”.
Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia), annunciando il voto positivo a tutte le mozioni, e affermando che “sarebbe stato auspicabile un voto unanime su tutte, poiché stanno una dentro l’altra”, si è detta “perplessa sulle obiezioni di Stella: stavolta il dispositivo è superficiale, altre volte ci hanno invece contestato che fossero troppo specifici e dettagliati”.
Giovanni Bertoldi (Lega) ha aggiunto che “non è compito dei consiglieri dire come il Comune deve distribuire il personale. Certo è che in una situazione come questa sarebbe utile prevedere un rinforzo, magari ricorrendo a una flessibilità interna. Dare risposte tempestive è importante sia per i cittadini che per le imprese”.
Enrica Manenti (M5s) ha affermato che le pratiche legate ai bonus “sono una grande occasione per passare interamente al digitale, anche se non è un’impresa facile. Le procedure sono necessarie per garantire la trasparenza, ma i tempi di risposta devono essere sostenibili. La lentezza della burocrazia mette a rischio la possibilità di usufruire dei bonus”.
Con il superbonus si è avviato qualcosa di nuovo che “ha cozzato contro un’organizzazione del lavoro che non è riuscita a stare al passo”, ha detto Paola Aime (Verdi). “Bene, quindi, che il governo abbia già concesso una proroga, anche perché le ricadute positive sull’ambiente sono notevoli”.

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