Un secolo di storia di un partito, il Partito comunista italiano, e della terra, l’Emilia-Romagna, dove ha inciso, unendo e dividendo allo stesso tempo, su un socioeconomico in costante mutamento.

Un grande serbatoio di storie e di memorie, di biografie e di carte, di immagini fisse e in movimento, che contribuiscono a dare corpo alla storia dell’Italia repubblicana.

Questo è “Partecipare la democrazia”, il progetto pluriennale sulla storia del Pci in Emilia-Romagna promosso, in occasione del centenario della nascita del Partito comunista (1921-2021), dalla Fondazione Duemila di Bologna e dalle altre Fondazioni Democratiche emiliano-romagnole aderenti all’Associazione Berlinguer.

Il lavoro, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero dei Beni culturali, è stato concepito e realizzato in collaborazione con la rete regionale degli Istituti storici della Resistenza, la rete Archivi Udi Emilia-Romagna, la Fondazione Oriani di Ravenna e l’Associazione Clionet, specializzata nel settore della Public History.

Oggi pomeriggio a Modena vernice della mostra storico-documentaria (che resterà sotto Ghirlandina fino al 30 maggio), presso il Baluardo della Cittadella in piazza Giovani di Tien An Men 5, alla presenza del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore regionale alla Cultura e paesaggio, Mauro Felicori, direttore Fondazione Gramsci Onlus Roma, Francesco Giasi e Ugo Sposetti, presidente Associazione Enrico Berlinguer di Roma. Intervento, in collegamento video, di Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Pci, presentando/che presenterà il suo saggio “Una forma di futuro. Tesi ed antitesi sul mondo che verrà”.

Attraverso videointerviste, fotografie e documenti, biografie e luoghi-simbolo viene ricostruita la storia del Partito comunista nella dimensione regionale dal 1921 al 1991. L’esposizione sarà allestita, nel corso del 2021, in tutte le principali città emiliano-romagnole.

Protagonisti principali di questa iniziativa, un work in progress iniziato nel 2019 e che proseguirà oltre il 2021, sono una trentina di ricercatori, archivisti, operatori culturali che con le loro molteplici professionalità e competenze stanno rendendo possibile la realizzazione dei principali obiettivi del progetto, a cominciare dal portale web, www.parteciparelademocrazia.it, che contiene, tra l’altro, il primo censimento sistematico degli archivi relativi al Pci sul territorio regionale, e alla mostra storico-documentaria.

L’esposizione “Partecipare la democrazia” proseguirà nei prossimi mesi con un’articolata attività di ricerca che sfocerà, a fine anno, nella pubblicazione dei saggi prodotti dai ricercatori coinvolti nel progetto: al centro dei loro approfondimenti quattro grandi temi che sono stati al centro della riflessione del Pci e sui quali il confronto pubblico continua a essere vivace anche oggi: lavoro, welfare, cultura, autonomie. Ricerche ed esposizioni saranno accompagnate da eventi di carattere nazionali, regionale e locale durante tutto l’anno.

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