Un segno di riconoscimento a nome di tutta la comunità regionale. 150 tra donne e uomini del personale sanitario della Ausl di Imola, tra coloro che di più sono stati impegnati contro il virus, e lo sono tuttora, assisteranno al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna in programma da oggi a domenica all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La competizione si svolge porte chiuse, ma nel pieno rispetto delle norme anti-Covid i sanitari ci saranno: 50 oggi, 50 domani e 50 domenica, diversi ogni giorno.

Sono medici, infermieri e operatori sociosanitari che lavorano nei reparti Covid di terapia intensiva e semi-intensiva, al pronto soccorso o come internisti all’Ospedale di Imola, ma anche professionisti della sanità pubblica, della medicina preventiva e dei centri vaccinali, che tutti i giorni della settimana, con il proprio lavoro, contribuiscono all’efficace funzionamento della ‘macchina’ regionale.

Tutte persone già vaccinate, prima e seconda dose, che nel pieno rispetto di ogni indicazione di sicurezza, dal distanziamento all’obbligo di mascherina, assisteranno in gruppi di 50 diversi al giorno alle prove libere di oggi, alle qualifiche di domani e alla gara di domenica.

A invitare gli operatori della sanità, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Questo Gran premio è una grande vetrina per tutta l’Emilia-Romagna e per la Motor Valley in particolare, un momento in cui le luci si accendono su una regione, una terra e una comunità che ha dato prova di grande forza e capacità anche in questo terribile anno. Ci è sembrato giusto e doveroso- sottolinea il presidente-, con un invito dal valore simbolico, condividere un momento di sport e festa con chi da più di un anno si dedica ogni giorno alla lotta al virus. Ai 150 operatori sanitari che saranno presenti in rappresentanza di tutti i colleghi e le colleghe della sanità dell’Emilia-Romagna, diciamo davvero grazie, a nome dell’intera comunità regionale: per quello che hanno fatto non solo contro il Covid, ma perché la sanità continuasse a funzionare anche nell’emergenza”.

“Si tratta- chiude Bonaccini- del secondo appuntamento nel giro di pochi mesi con la Formula 1 a Imola dopo un’assenza che durava dal 2006: confidiamo di ripetere il GP anche il prossimo anno, finalmente con il pubblico presente. Ecco, se questo accadrà sarà anche merito dell’impegno e della dedizione dei professionisti della nostra sanità nella lotta al virus, fondamentale per uscire dalla pandemia: averli sugli spalti in questi tre giorni è davvero un onore”.

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