Il calo del mercato dell’auto dovuto al lockdown ha provocato lo scorso anno un calo delle entrate tributarie della Provincia pari a circa sei milioni di euro: 53 milioni di euro nel 2020, contro i 59 milioni del 2019, a causa della diminuzione della quota Rcauto che comunque ha  tenuto, rispetto alle previsioni, ma soprattutto dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) sui passaggi di proprietà e le immatricolazione dei veicoli, diminuiti del 25 per cento, con un trend negativo che prosegue tuttora.

I dati sono emersi nel corso dell’adozione del Consiglio provinciale, sabato 10 aprile,  del bilancio consuntivo 2020 della Provincia dal quale emerge che, nel 2020, buona parte di queste entrate tributarie sono state trasferite allo Stato per una quota complessiva di quasi 27 milioni di euro, compensata solo in parte dai contributi straordinari, pari a oltre dieci milioni di euro, previsti dal Governo per far fronte proprio all’impatto negativo sui conti della pandemia.

Dal 2014 al 2020, per effetto delle legge sul riordino e ridimensionamento dell’ente, la Provincia ha girato a Roma quasi 200 milioni di euro.

Il presidente Gian Domenico Tomei evidenzia che «così siamo un ente che dipende dai trasferimenti dello Stato, peraltro con destinazione vincolata. La riforma delle Province ha ridotto al minimo la nostra autonomia nella destinazione delle risorse, versate dai cittadini, che dovrebbero rimanere sul territorio per gli interventi su scuola e infrastrutture, strategici per la ripresa».

Gli investimenti realizzati nel 2020, in parte in corso, superano i 4o milioni di euro su strade ed edilizia scolastica superiore, finanziati in gran parte con risorse provenienti da Stato, Regione e Autobrennero.

L’esercizio 2020 si è chiuso con un avanzo di amministrazione disponibile di circa 15 milioni, di cui sei provenienti dalla gestione del 2019, il resto dalla  razionalizzazione delle spese e dalla tenuta della Rc-auto, rispetto alle previsioni; parte dell’avanzo sarà destinato agli investimenti con un prossimo provvedimento.

La Provincia, infine, sempre nel 2020 ha effettuato tutti i pagamenti, compresi quelli in conto capitale, rispettando i tempi contrattualmente previsti, con un anticipo medio di 12 giorni per quelli correnti.

L’indebitamento è stato ulteriormente ridotto e nel quadriennio 2016-2020, non sono stati contratti nuovi prestiti e l’ente ha rispettato i vincoli di finanza pubblica, mantenendo il bilancio in equilibrio.

Nel 2021 investimenti per 43 milioni “servono nuovi tecnici per accelerare i progetti”

L’aumento delle risorse per realizzare gli investimenti deve essere accompagnato dalla possibilità per la Provincia di assumere nuovo personale, soprattutto tecnici; nel 2021 la Provincia ha in programma investimenti per  28 milioni sulle strade e 15 milioni sulle scuole. E’ quanto emerso in Consiglio provinciale nel corso della discussione sul consuntivo.

Per il presidente Gian Domenico Tomei, «servono nuove regole per consentirci di assumere e mettere in campo rapidamente gli investimenti che abbiamo in programma e quelli che potrebbero arrivare con le risorse dal Recovery fund. Abbiamo bisogno di tecnici e personale amministrativo», tema ripreso dalla consigliera Maria Costi nell’evidenziare la necessità di far entrare i giovani nella pubblica amministrazione, mentre per Antonio Platis «occorre adeguare la macchina amministrativa per sostenere la ripresa degli investimenti».

Nel motivare il voto di astensione al consuntivo, infine, Platis ha richiamato l’attenzione sull’avanzo 2020 «troppo elevato che testimonia una incapacità a impiegare tutte le risorse, alla quale è possibile porre rimedio nei prossimi mesi, condividendo le scelte in Consiglio».

I lavori nel 2020 su strade e scuole investiti 40 mln, pedemontana e interventi anti covid

Il consuntivo 2020 della Provincia  comprende anche il punto sugli interventi realizzati lo scorso anno su strade e scuole superiori per oltre 40 milioni di euro; tra questi l’adeguamento alle norme anti Covid nelle scuole, gli interventi sismici al Barozzi a Modena e gli ampliamenti, in conclusione, del Selmi a Modena e del polo Levi-Paradisi a Vignola; sulla viabilità lo scorso anno sono partiti i lavori del prolungamento della nuova Pedemontana tra Cà di Sola di Castelvetro e S.Eusebio di Spilamberto, i lavori in fase di ultimazione a S.Pancrazio di Modena per l’ampliamento della provinciale 413 Romana sud tra Modena e Carpi e quelli sui ponti in montagna.

I costi per la spalatura neve hanno superato il milione di euro, mentre per buche, degrado e asfaltature stradali sono stati spesi quasi tre milioni e mezzo di euro.

Come ha sottolineato il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei nella relazione al consuntivo «prosegue la lenta inversione di tendenza sulle risorse per le manutenzioni stradali che stanno ricominciando ad arrivare anche se in misura ancora insufficiente per colmare il grave gap accumulato in anni di pressoché totale assenza di fondi».

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