Nel 2019, con reiterate condotte, aveva maltrattato la compagna, una 30enne abitante nella bassa reggiana, aggredendola verbalmente e fisicamente anche in presenza dei figli minori. Violente aggressioni consumate per futili motivi, anche per ottenere piccole somme di danaro. In particolare, il 4 settembre 2019, alla presenza dei figli minori, durante un’aggressione della donna con cui conviveva dal 2012, le lanciò su di un piede un grosso piatto ferendola. In altra circostanza, sempre per futili motivi, colpiva la compagna con un pugno in faccia e ancora nel novembre del 2019 prendeva ad ombrellate la donna colpendola sul polpaccio tanto da causarle lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.

Per questi fatti all’epoca, l’uomo – un 34enne abitante nella bassa reggiana – denunciato dai carabinieri di Castelnovo Sotto, era stato allontanato dall’abitazione e sottoposto al divieto di avvicinamento come disposto dal tribunale di Reggio Emilia che accoglieva le richieste della Procura reggiana concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri. Quindi l’iter processuale con l’uomo che il 4 febbraio scorso è stato condannato dal Tribunale di Reggio Emilia a 2 anni e 2 mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La sentenza, divenuta esecutiva, ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura reggiana emettere a carico del 34enne un ordine di carcerazione per l’esecuzione della condanna che l’altro ieri è stata eseguita dai carabinieri della Stazione di Castelnovo Sotto che, rintracciato l’uomo, vi hanno dato esecuzione arrestandolo e conducendolo al termine delle formalità di rito in carcere a disposizione della procura reggiana.

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