Picchiato brutalmente da un commando, armato anche di spranghe e tubi in acciaio, solo per aver invitato alcune persone ad uscire dal bar, che era già chiuso e con la saracinesca abbassata. I fatti risalgono alla sera del 23 settembre dell’anno scorso e si sono verificati in pieno centro a Luzzara, al caffè Al Gamber. Tutto ha avuto origine quando due uomini sono arrivati al bar e hanno alzato la saracinesca, già abbassata, per chiedere il cambio di una banconota da venti euro. Sono stati invitati da un cliente, un 50enne del paese ad andarsene, in quanto il locale era già in chiusura.

Ma l’invito è stato accolto come un affronto, tanto che poco dopo i due sono tornati con un’altra decina di persone, aggredendo il cliente, finito in ospedale al Santa Maria Nuova di Reggio con traumi guaribili in un mese per traumi vari e fratture costali. Il commando è arrivato in piazza Ferrari con due auto, picchiando selvaggiamente il 50enne, colpito a più riprese con le spranghe, anche quando era a terra. E’ stato danneggiato anche in gazebo esterno al locale. Poi la fuga su una Golf e un Fiat Doblò. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri di Luzzara e del Radiomobile di Guastalla.

All’epoca le ricerche nella zona avevano permesso di fermare, a Codisotto, una delle auto con a bordo un 23enne reggiano abitante a Novellara, due pakistani di 26 e 27 anni abitanti a Novellara e un indiano 29enne abitante a Campagnola Emilia. Nell’auto c’erano un tubo in ferro di un metro e 30 cm e uno tubo in acciaio inox di 70 centimetri, usati poco prima per l’aggressione. I 4 vennero arrestati per concorso in lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A distanza di 6 mesi dal violento pestaggio, le indagini dei carabinieri di Luzzara hanno permesso di risalire agli altri 9 complici (due pakistani 25enni di Campagnola Emilia, un pakistano 24enne di Suzzara, un indiano 25enne di Pegognaga, un indiano 22enne di Novellara, due indiani di 35 e 29 anni abitanti a Luzzara, un indiano 26enne di Suzzara e un 17enne reggiano) a carico dei quali i carabinieri hanno acquisto incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine alla partecipazione a quella che si è rivelata essere una spedizione punitiva sfociata con il violento pestaggio. Nell’inchiesta aperta dalla Procura reggiana, sono tutti accusati di concorso in lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Ora in onda:
________________