La pandemia non ha rallentato i Day Service Oncologici dell’Azienda USL di Modena nell’Area Sud, attivi presso gli ospedali di Vignola, Pavullo e Sassuolo. I servizi dell’oncologia e dell’ematologia dell’UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale), infatti, hanno sempre garantito tutte le prestazioni, tra cui le terapie endovena e le indagini strumentali, radiologiche e non, sia diagnostiche che di controllo. Inoltre, non sono mai state sospese o posticipate le prime visite oncologiche ed ematologiche.

L’unica modifica organizzativa ha riguardato il trasferimento temporaneo del Day Service Oncologico di Vignola su Sassuolo, finalizzato al mantenimento della sicurezza dei pazienti, in una fase in cui alla struttura vignolese è stato chiesto di incrementare la risposta all’accesso per i pazienti Covid positivi. Per ridurre il disagio legato al momentaneo spostamento del servizio, è stato attivato – grazie alla stretta collaborazione tra AUSL, Amministrazione comunale di Vignola, le associazioni di volontariato ‘Io sto con Voi ‘ e ‘Auser’ e il significativo supporto dei club Lions e Rotary di Vignola – un servizio di trasporto: ogni mattina i pazienti, segnalati dal personale del Day Service, vengono accompagnati dai volontari dall’Ospedale di Vignola a Sassuolo e viceversa.

“Questa sinergia che si è creata con il territorio è veramente importante per permettere la prosecuzione dell’attività e dell’assistenza ai pazienti oncologici – dichiara la Direttrice dell’Ospedale di Vignola, Federica Casoni -. Il DSO è uno dei fiori all’occhiello dell’Ospedale di Vignola, tanto più che l’attività, nonostante la pandemia, è risultata in aumento nel 2020 rispetto al 2019 con un incremento dei pazienti seguiti e degli accessi, per questo il problema della sicurezza è risultato particolarmente importante tanto da portarci a uno spostamento temporaneo. Al momento l’andamento epidemiologico continua ad esercitare pressione sugli ospedali, ma stiamo iniziando a ripartire, a piccoli passi, con le prestazioni ambulatoriali come visite e prelievi, terapie che richiedono un tempo limitato di permanenza in ospedale, per poi riprendere la completa attività non appena la pandemia lo consentirà”.

Per garantire in questi mesi tutte le prestazioni nelle tre sedi dei Day Service Oncologici, sono sempre state rispettate, e lo sono tuttora, le regole di distanziamento e di sanificazione degli ambienti. Viene eseguito un triage all’ingresso con misurazione della temperatura, la sanificazione delle mani e una breve anamnesi a chi entra in reparto. Ad oggi, queste procedure hanno permesso di non avere focolai né contagi nei 3 DSO dell’Area Sud.

Nel 2020 gli accessi nei Day Service Oncologici di Vignola, Sassuolo e Pavullo sono stati pari a 8419, numeri stabili rispetto al 2019 per Sassuolo e Pavullo, mentre vi è stato un incremento di attività di circa il 30% per il DSO di Vignola. Sono stati mantenuti durante l’intero periodo della pandemia, gli incontri multidisciplinari di patologia, sia in presenza, quando possibile, che tramite videoconferenza, gli incontri con i responsabili delle cure palliative, l’attività della psicologa e del nutrizionista, nonché l’attività di ricerca clinica con l’attivazione di studi clinici presso i reparti. Sono state solamente posticipate o eseguite per telefono alcune viste di controllo, i cosiddetti follow-up, d’accordo con i pazienti, rimanendo disponibili a vederli se necessario, nel periodo della prima ondata, ma tutti i pazienti sono stati contattati telefonicamente e visitati nei mesi successivi. Una modalità, questa, cruciale ai fini della sicurezza, attivata anche prima che vi fossero disposizioni precise in tal senso e poi utilizzata anche nella seconda fase quando i pazienti stessi l’hanno richiesta.

“Voglio rivolgere un ringraziamento particolare a tutti gli operatori, i pazienti e le associazioni di volontariato che stanno rendendo possibile il proseguo del servizio a pieno regime – afferma Lucia Longo, Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia Area Sud dell’Azienda USL di Modena -. In particolare, rivolgo un grazie speciale all’associazione ‘Per Vincere Domani’ di Sassuolo che ci ha concesso gli spazi necessari per trasferire temporaneamente il Day Service di Vignola e assicurare così piena continuità a tutti i nostri DSO. Spesso si sente dire che i malati non covid si sentono trascurati perché la maggior parte dell’attività sanitaria è dedicata al covid. Siamo in una emergenza che ha certamente cambiato il nostro lavoro, ma i nostri pazienti possono stare tranquilli – conclude – mettiamo il nostro massimo impegno per stare loro vicino e cercare di assisterli al meglio, anche grazie alle nuove modalità che questa pandemia ci ha spinto a costruire”.

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