Per Matteo Tadolini, Presidente Confesercenti Area del Frignano la decisione del governo di chiudere gli impianti a 12 ore dall’avvio previsto per oggi suona come una beffa: “Le stazioni sciistiche non lavorano da un anno e con grandi sacrifici hanno investito gli ultimi risparmi per anticipare le spese necessarie alla riapertura di oggi, nel rispetto delle regole date dal Governo. E, improvvisamente, le regole sono cambiate: per questo siamo rimasti allibiti. E’ comprensibile che la variante inglese del Covid spaventi, ma agire in questo modo è irrispettoso verso le imprese, il mondo del lavoro e i cittadini”.

E’ d’accordo Gabriella Gibertini, Presidente Assoturismo Modena: “Ancora una volta la tempistica dell’informazione sembra non aver rispetto per gli italiani che lavorano. La scorsa settimana il Cts ha dato l’ok alla riapertura delle stazioni, ora ci troviamo alle 19.30 della sera prima della riapertura con questa ordinanza che chiude tutto e veniamo a saperlo dalla stampa. In Appennino gli operatori turistici hanno accettato prenotazioni, richiamato il personale, effettuato ordini di prodotti alimentari per i loro ristoranti, sanificato gli ambienti e tutto viene rimandato a una data ipotetica, il 5 marzo, che – a questo punto – risulta poco più che un punto fissato sul calendario. Ora servono ristori adeguati per rimborsare le spese sostenute per una ripartenza che non si è verificata, nè si può ipotizzare quando e se si verificherà”.

(immagine di repertorio)

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