Foto di Yenni Vance da Pixabay

Federconsumatori Modena condivide le valutazioni critiche delle Associazioni modenesi del commercio e dei servizi rispetto alle aperture serali di alcune strutture della ristorazione  nonostante i divieti esistenti. A queste si sono aggiunte alcune palestre.

Per Federconsumatori “si tratta di un grave errore, che rischia di ridurre la simpatia e la vicinanza di tutti i cittadini verso un settore fortemente danneggiato dalla pandemia, come quello dei bar e ristoranti. Un settore la cui attività viene comunque garantita, seppur in forma parziale, mentre nei fatti interi settori produttivi sono fermi, come quello ricettivo alberghiero, quello turistico, dei viaggi, il settore fieristico, quello della cultura e dello spettacolo e mentre una parte del commercio non alimentare è alle prese con restrizioni notevoli. Settori importanti per il nostro paese, in molti dei quali l’attività è sostanzialmente azzerata ed i rischi di chiusure definitive sono assolutamente concreti, non soltanto delle piccole realtà. Il sostegno economico ci deve essere, e deve riguardare operatori e dipendenti, ma le restrizioni debbono essere rispettate, senza eccezioni. E’ del tutto inaccettabile incitare alla disobbedienza verso il contenuto dei decreti, in una fase nella quale la pandemia riprende nuovamente il suo vigore, dopo l’abbassamento di tensione verificatosi purtroppo nel periodo delle festività.

E’ inaccettabile, come hanno fatto alcuni, mettere sullo stesso piano gli 82.000 morti di Covid ed i 2.400.000 contagiati in Italia, con i rischi per alcune attività economiche. E’ un bene che le associazioni del settore abbiano chiarito che questi personaggi sono isolati, e non rappresentano i propri settori. Allo stesso tempo va detto che sono del tutto legittime le proteste esercitate nel rispetto della legalità, così come lo è chiedere la modifica dei decreti e l’incremento degli aiuti.

Coerentemente con quanto sopra espresso Federconsumatori Modena non fornirà assistenza e tutela a chi ha subito o subirà una sanzione, a seguito della presenza in locali aperti illegittimamente. Il consiglio è peraltro quello di pagare al più presto, evitando di infilarsi in ricorsi dall’esito prevedibile, con l’inevitabile incremento della sanzione”.

“Rispetto alle annunciate tutele legali di cosiddetti pool di legali – aggiunge con una nota Federconsumatori – ci pare che la cosa sia priva di ogni spessore. Il più noto trai legali in questione, toscano, ha recentemente pubblicato una propria nota piuttosto prudente, dove tra l’altro si legge: “Le sanzioni pecuniarie vanno da un minimo di 400 ad un massimo di 3000 euro, ma vi è anche la chiusura obbligatoria dell’attività per 5 giorni, che diventano 30 in caso di reiterazione. Per dovere di cronaca ricordiamo anche la possibilità di un’accusa penale…. Cosa consigliamo ai titolari? Di far firmare una liberatoria ai dipendenti nella quale questi ultimi devono dichiarare di essere a conoscenza della protesta e di essere sul posto di lavoro per iniziativa volontaria e personale. La situazione è molto intricata…. il primo passo è quello di collaborare con le Forze dell’Ordine”.

Molta prudenza, e non potrebbe essere altrimenti, oltre a nessun riferimento alla gratuità dell’iniziativa. Va segnalato infine che per i dipendenti, così come per i clienti, il pool di legali non prevede coperture legali” – conclude la nota aggiuntiva di Federconsumatori.

 

Ora in onda:
________________