Domenica 17 dicembre sarà l’ultimo giorno in cui i donatori Avis della provincia di Modena avranno la possibilità di effettuare i test sierologici sul sangue e plasma donato. Da lunedì 18 non verrà quindi più richiesto il consenso al test sia al momento della donazione che per gli esami di controllo. E’ la conclusione, posticipata a Modena di qualche giorno rispetto al termine previsto del 31 dicembre, della campagna di screening gratuito e volontario promossa dalla Regione per valutare la diffusione  del virus SARS-Cov-2 anche tra la popolazione dei donatori.

Le indagini sulle sacche di sangue e plasma raccolte in Avis sono state effettuate dal Servizio di Medicina Trasfusionale del Policlinico per individuare la presenza di anticorpi IgG, quelli che mantengono più a lungo la “memoria” del contatto col virus. I donatori risultati postivi al test sono stati successivamente sottoposti al tampone di controllo. Fondamentale in questa fase è stata la collaborazione della Struttura di Gastroenterologia del Policlinico diretta dalla prof.ssa Erica Villa, che ha sempre garantito l’esecuzione dei tamponi entro le 48 ore dall’esito del test, limitando così al minimo il periodo di isolamento del soggetto.

Iniziata nel luglio scorso, la campagna di screening immunologico ha registrato fin da subito un’alta adesione da parte dei donatori modenesi, con un picco iniziale dell’ 84% di consensi che si è stabilizzato nei mesi successivi sul 78,63%. Ad oggi i risultati positivi al test immunologico sono stati 791, con un’incidenza del 3,07% sul totale dei  25.754 prelievi esaminati. I tamponi eseguiti successivamente hanno rilevato 50 casi di positività.

“L’alta percentuale di adesione nonostante le difficoltà di percorso in caso di positività – commenta il presidente provinciale Avis Cristiano Terenziani – è indice di un alto senso di responsabilità collettiva dei donatori modenesi. Non era scontato che negli scorsi mesi estivi i donatori, persone sane per definizione, partecipassero a questo screening. Al di là dei casi non sintomatici rilevati è importante sottolineare che i donatori fanno sempre della propria salute un dono per la comunità”.

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