Approdano su Rai 5 in seconda serata tre puntate di “Musica da Camera con vista”, un progetto a cura del musicologo Giovanni Bietti, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e prodotto e ideato dall’Associazione “Amici del quartetto Guido A. Borciani”, in collaborazione con Tempo di Musica.

“Musica da Camera con vista” propone l’ascolto del repertorio classico per quartetto d’archi. Musica non solo da ascoltare ma anche da vedere grazie agli ambienti storici, dimore e castelli del reggiano e del modenese che fanno da cornice. Le puntate che saranno trasmesse sono state girate nel settembre 2020. Realizzate in forma di lezioni concerto, appartengono a un ciclo di 12, di cui 9 già andate in onda su Rai 5 da aprile a giugno 2020.

Il primo appuntamento del 2021, previsto stasera 14 gennaio, dal titolo “La Francia”, ambientato al Teatro Sociale di Luzzara, è dedicato ai due quartetti scritti, a dieci anni di distanza, da due grandi compositori: il Quartetto di Debussy (1893) e il Quartetto di Ravel (1903). Due brani che, anticipando le suggestioni delle avanguardie artistiche e musicali tra fine Ottocento e primi del Novecento, ci mostrano il modo personalissimo in cui i musicisti francesi interpretano il dialogo con la tradizione Mitteleuropea. Protagonisti Giovanni Bietti e il Quartetto Mitja.

I prossimi appuntamenti su Rai 5 saranno: il 21 gennaio con “Il quartetto tardo-romantico”, con Bietti e QuartettOCMantova nella Chiesa di S. Maria dell’Oliveto ad Albinea e il 28 gennaio “Cicli e metamorfosi”, con Bietti e Quartetto Prometeo, nel Palazzo dei Principi di Correggio.

 

Il progetto Musica da Camera con Vista

Il progetto, dal forte intento didattico senza mai perdere in rigore e capacità di approfondimento, è nato nel 2018 con l’obiettivo di diffondere attraverso il web la musica da camera per quartetto d’archi, coinvolgendo giovani artisti e ambientando le esecuzioni nei luoghi in cui venivano eseguite in origine: salotti e saloni di dimore private, spazi ancor oggi esistenti, a volte passati ad altre destinazioni d’uso pubblico.

Il ciclo interodi 12 puntate abbraccia un ampio repertorio che dal “padre del quartetto” Haydn, attraverso diversi e significativi brani di Mozart e Beethoven giunge dapprima all’800 con Schubert, Mendelssohn, Borodin, Wolf, Puccini, e quindi al Novecento storico con Janacek, Schulhoff, Webern, Bartók. Le scelte del 2020  vanno a completare la panoramica degli autori di musica per quartetto d’archi, toccando periodi come il tardo romanticismo tedesco e l’Impressionismo francese.

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