“Uno stimolo a proseguire con la consueta passione il lavoro svolto in questi anni e la gratificazione di vedere premiata la gestione, effettuata sempre direttamente da operatori commerciali, dell’area mercatale del Parco Novi Sad dove si tiene il tradizionale mercato del lunedì. Una gestione che grazie ad un costante e costruttivo dialogo con l’amministrazione comunale ha permesso di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze della clientela, del Comune e di noi ambulanti. Esemplare da questo punto di vista è stata l’eliminazione della merce usata dal mercato e la rapidità con cui sono state assunte le decisioni che, sempre in accordo con il Comune, hanno permesso di garantire lo svolgimento regolare dei mercati nel rispetto delle norme sanitarie a tutela della salute pubblica. A tutto ciò si aggiunga che si è riusciti ad ottenere che il canone annuo anche per il 2021 non venisse ritoccato. Risultati per nulla scontati, che in un anno a dir poco complesso, hanno tra l’altro permesso di non rinunciare a nessun mercato ordinario e di dare, in questo modo, un po’ di ossigeno alla casse degli ambulanti.” È questo il commento soddisfatto di Guido Sirri, presidente del Consorzio il Mercato di Modena, tra le realtà più grandi in Italia, al quale aderiscono circa 300 imprenditori.

Il Consorzio, che avendo la rappresentanza di oltre il 51% delle concessioni è tutt’ora l’unico soggetto che in base alla legge regionale 12 del 1999 è autorizzato a stipulare un accordo con il Comune, esprime anche apprezzamento per il percorso attraverso il quale si è arrivati al rinnovo della Convenzione. Percorso che ha visto da parte dell’Amministrazione un utile confronto non solo con il Consorzio ma anche con le associazioni di categoria, permettendo, senza inutili e dannosi strappi, di far approvare in tempo utile l’accordo e di evitare inutili vuoti di regolamento.

Da sottolineare anche che nella delibera si prevede che il Comune possa riconoscere contributi per sostenere progetti di riqualificazione del Consorzio e dei singoli ambulanti; inoltre così come già accaduto nel 2020, anno in cui il Comune ha ridotto di 38.000 euro il canone, sarà possibile richiederne la riduzione qualora non vengano effettuate giornate di mercato in conseguenza di eventi calamitosi o per motivi di lock down.

“Resta un po’ di amarezza per alcuni comportamenti di Associazioni imprenditoriali, Confcommercio e Confesercenti in particolare, che in varie occasioni hanno fatto scelte e posto in essere azioni che più che a favore delle imprese sembravano assunte per contrastare l’attività del Consorzio stesso che, lo ricordo, è composto da ambulanti che il mercato lo fanno e lo vivono sulla loro pelle e non si accontentano di raccontarlo. Il confronto dialettico è sempre utile, ma le proposte devono essere prima di tutto sostenibili, applicabili e fondate su dati oggettivi. A titolo di esempio cito la richiesta di ridurre la Tosap, sulla base delle disposizioni nazionali legate al Covid. Peccato che a Modena non si applichi la Tosap, bensì un canone forfettario annuale concordato con il Comune e vantaggioso per gli ambulanti. Se infatti si dovessero applicare le tariffe ordinarie ci sarebbe un aumento elevato a carico di ciascun ambulante. Concludo ringraziando l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore Ludovica Ferrari e ricordo che, con sano e concreto pragmatismo, nei prossimi giorni presenteremo al Comune per il bene degli ambulanti, sia soci che non, un progetto di ulteriore qualificazione a rivitalizzazione del mercato” conclude Guido Sirri.

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