Se il Natale ha davvero un significato, il tempo presente lo farà emergere e sarà tutto legato alla sfera interiore di ciascuno di noi. Gli elementi esteriori passeranno in secondo piano e a quel punto si vedrà cosa rimane.  Il mio primo augurio è che ogni famiglia rafforzi l’unità e l’apertura agli altri; il secondo, che le festività non siano occasione di maggiori contagi di quel virus che impone a tutti noi un particolare impegno di responsabilità e di solidarietà.

Auguro poi di guardare avanti, nella consapevolezza che occorre anche rinunciare a qualcosa oggi per preparare un periodo migliore domani, per creare nel tempo le condizioni per recuperare ciò a cui oggi, anche se Natale, eventualmente rinunciamo. Mi vengono in mente le righe del Manzoni ne I promessi sposi: “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”. Anche in un contesto laico, possiamo interpretare questa affermazione di speranza nella storia dell’uomo, nel senso che le difficoltà del presente possono essere gestite per preparare un futuro nel quale ne saremo usciti.

Infine, auguro a tutti noi di essere sensibili ai bisogni del vicino della porta accanto, per dare corpo ad una rete di relazioni e di solidarietà che contribuisce alla sicurezza e alla dignità della nostra comunità. Nelle mie telefonate ai cittadini sul Covid ho sempre concluso dicendo che questa è l’ora della responsabilità. Ora aggiungo che questa è anche l’ora della solidarietà. Buon Natale a tutti.

Francesco Tosi

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