La parità di genere si può insegnare e promuovere la cultura della parità tra i generi può diventare, anzi diventa, un ambito di formazione decisivo: da tempo varie attività svolte dall’Università con valore educativo e culturale si muovono in questa prospettiva.

È la scommessa su cui regge il Progetto di Public Engagement dal titolo “Pillole di parità. Itinerari dell’eguaglianza di genere nell’ordinamento giuridico italiano dall’Unità d’Italia al Covid-19”, coordinato dal Prof. Thomas Casadei di Unimore in collaborazione con il Laboratorio “Discriminazioni e Vulnerabilità” del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore, diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti, e con il Progetto di formazione azione “Per un alfabeto della parità”.

Il Progetto, avviato il 15 settembre scorso, al quale afferiscono studiose di diversi Atenei italiani, si rifà a riflessioni avviate dal CRID, a partire dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia sin dal 2016, in collaborazione con il Comune di Modena, il Centro Documentazione Donna e altre realtà associative del territorio.

L’iniziativa consiste nella realizzazione e divulgazione di brevi filmati (cd. “pillole di parità”) volti ad illustrare le tappe della parità di genere nell’ordinamento italiano. I filmati verranno utilizzati come strumenti di didattica innovativa nell’ambito di Laboratori, progetti formativi tematici con le scuole e attività di orientamento per la scelta del percorso universitario.

“In questo modo, – spiega il Prof. Thomas Casadei del CRID di Unimore, coordinatore del progetto – a istituzioni, associazioni e scuole saranno offerti strumenti operativi per l’insegnamento delle principali tappe verso la parità di genere in Italia e la promozione di una cultura rispettosa dei generi e delle differenze. Si tratta di nozioni che rientrano nelle competenze chiave per l’apprendimento permanente (cfr. Raccomandazione 2006/962/CE) e che riguardano, in particolare, l’asse sociale e civico ovvero la promozione della cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, l’occupazione”.

Al termine di questa esperienza verrà realizzato un Report conclusivo, mentre le “pillole della parità” potranno essere riprodotte e disseminate nel tempo.

Già diverse scuole del territorio modenese hanno manifestato il proprio interesse ad aderire all’iniziativa.

“Questo progetto rappresenta un’ottima opportunità – afferma la Delegata alle Pari Opportunità del Rettore di Unimore Prof.ssa Tindara Addabbo, componente della Giunta CRID – per includere i problemi relativi alla parità tra i generi nell’ambito dei programmi scolastici di Educazione civica e di Cittadinanza e costituzione. A questo riguardo, saranno illustrate sei “tappe”: quella del periodo che intercorre tra l’Unità d’Italia e la Costituzione del 1948; l’accesso alle professioni del 1963 e le trasformazioni del mondo del lavoro negli anni successivi; gli anni Settanta e le riforme del diritto di famiglia; il 1981 e il superamento del delitto d’onore nel codice penale; il 2011 e la Convenzione di Istanbul; il presente tra emergenza Covid-19 e questioni di cura”.

Il Progetto sarà illustrato dettagliatamente nell’ambito della lezione seminariale che la Dr.ssa Serena Vantin terrà a studenti e studentesse dei corsi di “Teoria e prassi dei diritti umani”, tenuto dal Prof. Thomas Casadei e di “Didattica del diritto e media education”, tenuto dal Prof. Gianluigi Fioriglio, il 23 novembre dalle ore 15.45 sulla piattaforma Dolly Collaborate, in occasione delle iniziative legate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne promosse dal Comune di Modena.

I filmati sono disponibili nella sezione dedicata del CRID “Percorsi della parità”: http://www.crid.unimore.it/site/home/progetti/articolo1065057466.html

Per informazioni: segreteria.crid@unimore.it

 

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