Venerdì 16 ottobre proseguono le lezioni del ciclo dedicato al tema Piazze. Politica e società nella storia delle civilizzazioni, ideato dal Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

L’incontro, dal titolo Piazza della Signoria. La politica di rinnovamento a scala architettonica e urbana nella Firenze dei Medici, sarà tenuto da Emanuela Ferretti, professoressa di Storia dell’architettura presso l’Università di Firenze. Ha riservato le sue ricerche alla storia dell’architettura nel periodo umanistico-rinascimentale, con attenzione all’opera di Michelangelo, al rapporto tra artisti e committenti, all’organizzazione dei cantieri e alla costruzione di opere pubbliche, soprattutto nel campo dell’idraulica. Si è interessata inoltre al rapporto tra l’architettura contemporanea e la cultura artistica dei secoli precedenti. Ha pubblicato: Acquedotti e fontane del Rinascimento in Toscana (Firenze 2016).

Nella committenza architettonica di Cosimo I de’ Medici, e nel lungo percorso di rinnovamento della città di Firenze in funzione del nuovo stato di capitale dello Stato territoriale, si possono distinguere due stagioni diverse: prima e dopo l’acquisizione definitiva di Siena e del suo Dominio (1557). Si tratta infatti di un evento locale che partecipa nello stesso torno di anni di vicende nazionali e sovranazionali – fra cui spicca il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) – e che costituisce una tappa fondamentale nel lungo itinerario che sancisce il definitivo consolidamento del potere mediceo. Nel periodo successivo al 1557 si dispiegano pienamente progetti e realizzazioni nel campo dell’architettura e delle opere pubbliche in generale, con un deciso cambio di orizzonte e con un conseguente forte aumento dell’impegno economico, coerente a una sempre più organica pianificazione degli interventi: dalla riconfigurazione dell’assetto interno di Palazzo Vecchio alla costruzione degli Uffizi e del corridoio vasariano; dal consistente ampliamento di Palazzo Pitti alle nuove ville medicee di Seravezza, Cerreto Guidi e Petraia; dai progetti per la residenza medicea e per le fabbriche stefaniane a Pisa ai primi interventi nell’insediamento portuale di Livorno. Grande rilievo assume anche il restauro del ponte alla Carraia e la realizzazione del nuovo ponte a Santa Trinità, cantieri aperti dopo la disastrosa alluvione del 1557. Con quest’ultima struttura – spiega Emanuela Ferretti – Bartolomeo Ammannati rinnova il tema architettonico del ponte solido ed esteticamente qualificato, vero e proprio topos letterario nelle laudationes medievali e umanistiche: si trovano così uniti, in un organico percorso cerimoniale, i due versanti della città che si vanno sempre più polarizzando intorno ai fulcri monumentali di Palazzo Vecchio e di Palazzo Pitti, a delineare uno degli assi più importanti per lo sviluppo della compagine urbana nel secolo successivo.

La conferenza si tiene presso la Chiesa di San Carlo (Via San Carlo, Modena), con inizio previsto alle ore 17.30. La lezione è aperta al pubblico, fino a esaurimento posti, mediante prenotazione effettuabile telefonicamente allo 059.421208 o sul sito www.fondazionesancarlo.it.

L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.

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