“E’ il primo ottobre e, come noto, scatta il quarto trimestre per il recupero delle accise sul carburante, eppure i tanti autotrasportatori proprietari di veicoli Euro 3 non sanno ancora se potranno contare su tale rimborso o se tale beneficio verrà tolto. In base all’ultima legge di Bilancio, infatti, proprio dal primo ottobre dovrebbe teoricamente scattare l’esclusione degli autocarri Euro 3 dai rimborsi per le accise sul gasolio. Una decisione abbinata a un medesimo taglio sugli Euro 4 a partire dal 1 gennaio 2021, che ha gettato nel panico tante piccole e medie aziende di autotrasporto che sui rimborsi hanno sempre contato per far quadrare i loro i bilanci”. A parlare è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini.

“Il rischio, in assenza di provvedimenti tempestivi che offrano certezze agli imprenditori, è che la proroga sugli stop ai rimborsi per i mezzi più obsoleti paralizzi l’intera categoria strangolata in Italia dai costi più alti d’Europa – aggiunge Franchini -.Come noto il Governo giallorosso a maggio, accogliendo un ordine del giorno del deputato della Lega Paternoster, ha deciso di posticipare il provvedimento di 18 mesi, ma sinora la proroga è rimasta sulla carta e non è stata tradotta in atti formali. Così come sulle deduzioni forfettarie, così come sulla possibile eliminazione dal primo gennaio 2021 del sussidio En.Si.24 che causerebbe la folle equiparazione del prezzo del gasolio a quello della benzina, questo Governo vara provvedimenti in costante ritardo lasciando sulla graticola le imprese. Il Ministro De Micheli la smetta dunque di fare melina e offra certezze agli autotrasportatori in un momento così difficile. Mentre il Ministro si prodiga in autocelebrazioni e in conferenze stampa, per molte imprese vi in ballo vi è la sopravvivenza stessa”.

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