Più di un 1 milione e 300 mila euro di investimento, 63 giorni di lavori, e spazi completamente ristrutturati, nonostante l’emergenza Coronavirus. Sono questi alcuni numeri che raccontano il nuovo Tomografo a Risonanza Magnetica (RM) dell’Ospedale di Sassuolo, intitolato alla memoria di ‘Enzo Ferrari’. Una scelta, quella di intitolare la nuova RM al fondatore del Cavallino Rampante, che nasce dall’importante donazione che la casa automobilistica di Maranello ha fatto all’ospedale, di 700 mila euro, per contribuire al progetto nel quadro di un suo programma di aiuti per il sistema sanitario locale.

Ad oggi è l’unica installazione di questo tipo in regione Emilia Romagna e la terza in tutta Italia. È situata al piano terra dell’ospedale, nel corridoio che porta alla Sala Congressi, e potenzia le capacità strumentali dell’ospedale, abbinandosi ad una RM ‘sorella’ attiva dal 2016.

La strumentazione, da 1.5 tesla, è già funzionante ed è stata inaugurata oggi giovedì 16 luglio 2020, alla presenza del Presidente del CDA dell’ospedale, Mario Mairano; del Direttore Generale Bruno Zanaroli; del Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena, Silvana Borsari e di una delegazione del Cavallino Rampante, capitanata da Enrico Galliera, Chief Marketing and Commercial Officer di Ferrari.

L’apparecchiatura rappresenta il ‘gold standard’ della tecnologia disponibile sul mercato: è completamente digitale, con frequenze di acquisizione alte e precise, basse emissioni di elio e consumi ridotti.

“L’innovativa strumentazione – spiega Mario Mairano, Presidente del CDA dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A. – sarà a disposizione dell’intera provincia e dell’area Sud per la quale l’ospedale di Sassuolo è riferimento. Grazie a questo investimento la struttura è in grado di potenziare la propria attività, ampliando la capacità di erogare prestazioni radiodiagnostiche e ottimizzandone la già elevata qualità. Un ringraziamento particolare, per il grande impegno dimostrato, va alla Ferrari, ai suoi clienti e ai suoi dipendenti che hanno contributo al progetto, per aver scommesso e creduto in questo obiettivo che oggi si realizza”.

Le caratteristiche

Il nuovo tomografo RM, prima installazione del suo genere in Emilia-Romagna, rappresenta l’avanguardia tecnologica nella gestione del magnete. Il tomografo riesce a garantire performance e affidabilità di alto livello con un quantitativo estremamente ridotto di elio liquido (tecnologia “Helium-free”), pari a circa 7 litri complessivi rispetto a quantitativi tipici, per analoghe apparecchiature, di diverse centinaia di litri. I vantaggi gestionali e funzionali di questa tecnologia, con uno sguardo rivolto alla sostenibilità e a un uso più attento delle risorse ambientali, sono diversi: minori consumi; riduzione del peso del magnete e semplificazione della gestione impiantistica.

Particolare attenzione è stata dedicata al processo di integrazione del nuovo tomografo RM all’interno del contesto del Servizio di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale: la nuova RM offre un sistema di bobine interscambiabili con il tomografo RM installato nel 2016, con un’integrazione ed armonizzazione del parco tecnologico volte a garantire la massima versatilità e produttività, per un’ottimizzata gestione dei costi.

L’architettura dell’apparecchiatura consente inoltre di ottenere esami rapidi e con elevata qualità di immagine in tutte le applicazioni, con soluzioni che aumentano il confort del paziente. Elemento di pregio è rappresentato anche dalla digitalizzazione del segnale che “cattura” il segnale RM senza interferenze. L’apparecchiatura è ergonomica e confortevole: il “tunnel” in cui il paziente deve giacere durante l’esame è di ampie dimensioni, detto “wide bore”, riducendo così il potenziale senso di claustrofobia, infatti la maggioranza degli esami è eseguibile permettendo al paziente di mantenere solo il corpo, e non la testa, all’interno del magnete.

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