“La Camera dei Deputati ha scartato l’emendamento che avrebbe garantito un giusto riconoscimento economico alle lavoratrici e ai lavoratori di Medicina che non hanno potuto lavorare con l’istituzione a marzo della “zona rossa”.

Fu un provvedimento drastico quello adottato nel pieno dell’emergenza sanitaria dalla Regione Emilia-Romagna, ma necessario a contenere il Covid-19 in quell’area. Quanto è accaduto oggi è quindi inaccettabile. Gli effetti di quelle decisioni di carattere sanitario non possono ricadere sulle spalle di lavoratrici e lavoratori che da quattro mesi non ricevono quanto loro spetta. Chiediamo dunque a Governo e Parlamento di fermarsi e rimediare a questo gravissimo errore senza perdere altro tempo”. Così CGIL Emilia-Romagna e CGIL Camera del Lavoro Metropolitana Bologna.

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“Ho sentito il sindaco di Medicina Matteo Montanari, come me sconcertato per il continuo stop and go sul casi dei lavoratori del suo Comune ai quali non viene riconosciuta la malattia per la realizzazione della zona rossa e il fatto di non aver potuto recarsi al lavoro. Chiedo al Governo di rimediare sul caso”. Questa la dichiarazione del sindaco metropolitano Virginio Merola.

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