Sono una cinquantina i gestori di centri estivi modenesi che hanno aderito al progetto “Riusciamo insieme” del Comune di Modena nell’ambito del quale sono stati messi a disposizione delle famiglie anche i 400 posti per i bambini da 0 a sei anni, in una ventina di sedi, con la possibilità di frequentare anche nei mesi di luglio e agosto, con tariffe calmierate anche grazie all’intervento diretto del Comune e voucher per le famiglie meno abbienti. L’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi ha fatto il punto sul piano per l’estate di bambini e ragazzi, coordinato dai Servizi educativi del Comune di Modena, rispondendo oggi, giovedì 2 luglio, in Consiglio comunale alle due interrogazioni proposte da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) e da Vittorio Reggiani (Pd).

La consigliera Rossini ha chiesto informazioni sulla situazione dei centri estivi a seguito della redazione del protocollo regionale e, in particolare, sull’ammontare delle rette, sulle difficoltà delle famiglie ad affrontare i costi e sulle iniziative del Comune per sostenerle. L’interrogazione del consigliere Reggiani si è concentrata, invece, sulla programmazione delle attività nelle scuole d’infanzia comunali nel mese di luglio, sulla mancata applicazione del Protocollo per il prolungamento estivo e sulle attività di contatto con le famiglie svolte durante il lockdown.
Come ha ricordato l’assessora Baracchi, subito dopo la fine del lockdown c’era la necessità di rispondere in tempi rapidi al bisogno dei bambini di riprendere le relazioni sociali e di affiancare le famiglie nella graduale ripresa dell’attività lavorativa: “Il progetto Riusciamo insieme, in accordo con i gestori autorizzati, è nato con questo intento e, data la situazione del tutto nuova, ha le caratteristiche di un progetto aperto, anche a nuovi gestori che vogliano aderire, e flessibile, in costante divenire che mette a disposizione una gamma di opportunità, socialità e gioco per i più piccoli con la presenza di docenti e di personale educativo. Alle attività estive svolte dal 15 al 26 giugno nelle scuole d’infanzia comunali e della Fondazione Cresci@mo – ha aggiunto – hanno partecipato complessivamente 290 bambini. Da luglio le aperture aumentano e, quindi, i dati complessivi potremo averli solo a fine estate; nel frattempo, proseguiamo il nostro lavoro per programmare nel modo migliore la riapertura di settembre”.
Per avviare le attività estive, il Comune ha aderito al aderito al Progetto di conciliazione vita e lavoro della Regione con il Fondo sociale europeo, con anche l’obiettivo di abbattere i costi delle rette, e messo a disposizione dei gestori che ne avessero la necessità, senza contributi a loro carico, proprie sedi scolastiche e personale educativo assistenziale per bambini e adolescenti con disabilità. Ha inoltre svolto attività di informazione sia verso i gestori che verso le famiglie per le quali ha anche attivato uno spazio di ascolto web con la somministrazione di un questionario per sondare le esigenze.
A fronte delle disposizioni anti Covid, che hanno inevitabilmente determinato un aumento dei costi di gestione, il Comune è intervenuto economicamente per sostenere l’offerta e garantire rette sostenibili per tutte le famiglie utilizzando le risorse che, negli anni scorsi, erano destinate al prolungamento estivo e mettendo a disposizione un budget di 55 mila euro per voucher destinati alle famiglie con Isee fino a 28 mila euro. In questo modo, le tariffe medie settimanali per i bambini nella fascia 0-6 sono pari a 120-130 euro settimanali, mentre quelle per i bambini dai 6 anni in su variano da 90 a 130 euro a settimana, con la possibilità per i genitori di usufruire sia del voucher regionale sia del bonus baby sitter anche in forma cumulativa. Attraverso il Decreto rilancio del Governo, che ha rifinanziato il Fondo per le politiche della famiglia, a Modena pochi giorni fa sono stati attribuiti 407 mila euro che il Comune utilizzerà per continuare a sostenere le attività estive in affiancamento alle famiglie.
Alla domanda sulla mancata applicazione del Protocollo d’intesa per il prolungamento del servizio nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali contenuta nell’interrogazione del consigliere Reggiani, l’assessora ha ricordato che “per rispondere alle esigenze delle famiglie, l’Amministrazione aveva aperto un confronto con le rappresentanze sindacali per garantire le attività per tutto il mese di luglio. I sindacati si sono però dichiarati indisponibili a prendere in considerazione la proposta, nonostante la disponibilità dimostrata invece da tante insegnanti. Di conseguenza l’amministrazione ha deciso di recedere per il 2020 dal protocollo, strumento superato dai bisogni dovuti all’emergenza sanitaria, per costruire una proposta sostenibile economicamente e in grado di garantire una risposta organica e adeguata alle esigenze delle famiglie e dei bambini, restando disponibile a riprendere il confronto per il 2021”. Nelle scuole d’infanzia gestite dalla Fondazione Cresci@mo era previsto un accordo simile che è stato mantenuto permettendo di proporre attività estive rivolte ai frequentanti dal 29 giugno al 17 luglio: hanno aderito 70 bambini che hanno trovato tutti posto.
L’assessora ha aggiornato, infine, sulle azioni attuate nel corso del lockdown per mantenere i contatti con i bambini che si sono concretizzate in attività creative a distanza, come letture di fiabe e laboratori esperienziali guidati, e in momenti di supporto alla genitorialità come uno sportello di ascolto con il personale educativo.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha espresso apprezzamento “per lo sforzo dell’amministrazione nel mettere in campo energie e risorse organizzative e progettuali per far fronte a questo periodo di emergenza, soprattutto per le famiglie”. La consigliera ha anche evidenziato i fondi messi a disposizione dal governo sottolineando che “per una volta, diversi soggetti istituzionali hanno cercato di fare uno sforzo in più per rispondere ai bisogni delle famiglie”.
Dichiarandosi soddisfatta, la consigliera Rossini ha ricordato che molte aziende terranno aperto anche in agosto chiedendo di “tenere monitorata la situazione dato che, per osservare le misure di sicurezza, i posti sono necessariamente limitati e quindi può essere che non tutte le domande delle famiglie siano soddisfatte”.
Vittorio Reggiani si è detto soddisfatto soprattutto per “l’attenzione complessiva dell’amministrazione sulla fascia 0-6 e per le modalità di organizzazione delle attività che non sono solo ricreative ma anche educative. Questo – ha detto – è un primo, piccolo passo verso la realizzazione del progetto Modena 0-6″.

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