La Squadra Mobile della Questura di Bologna, il 23 giugno scorso, ha fermato un soggetto di origine etiope, cittadino svedese, che alle prime ore del mattino della stessa giornata aveva scatenato il panico in pieno centro a Bologna, rendendosi responsabile di due tentativi di furto ed una rapina tra via Farini, Galleria Cavour e via delle Pescherie vecchie.

Tutto è accaduto in rapida sequenza tra le 5 e le 5.30 del mattino.

Il primo episodio intorno alle 5 del mattino allorquando F.M.J.M. nato nel 1989, si è avvicinato ad un clochard che stava dormendo sotto i portici di Galleria Cavour e ha tentato di strappargli con forza lo zainetto, non riuscendo nell’intento in quanto veniva allontanato dall’uomo.

A pochi minuti da questo tentativo si è poi verificato l’episodio più grave: una rapina ai danni di una signora italiana che, per lavoro, si trovava in Piazza Minghetti nei pressi di un’edicola a consegnare i giornali con il suo furgone. Proprio approfittando del fatto che la donna stava depositando i giornali, l’uomo, giunto dalla Galleria Cavour, è salito sul mezzo, ha messo in moto e, nonostante i tentativi di bloccarlo della vittima e di una persona che era accorsa in suo aiuto, ha avviato la marcia del furgone e ha trascinato la signora, rimasta attaccata alla portiera, per 50 metri, prima di schiantarsi sui portici di via Farini e distruggere il veicolo. Prima di abbandonare il mezzo l’uomo si è accanito con cieca violenza sulla donna prendendola a pugni in volto e causandole diversi ematomi e altre ferite non lievi.

Dopo essere riuscito a fuggire ha provato a ripetere la stessa azione tentando di rubare un furgoncino del proprietario di un banco di ortofrutta in via delle Pescherie vecchie non riuscendoci, in quanto l’uomo riusciva a metterlo in fuga.

Il folle comportamento dell’uomo si è concluso con un tentativo di fuga, con la richiesta ad un NCC parcheggiato in piazza Maggiore di essere trasportato in aeroporto a Bologna e poi in aeroporto a Milano.

Proprio lungo il tragitto per Milano, in autostrada, grazie al coordinamento tra la centrale Operativa della Questura di Bologna che aveva diramato la nota di ricerca dell’auto e il COA della Polizia stradale, è stato intercettato il veicolo, una Mercedes dedicata al noleggio con conducente, fermato all’altezza di Fidenza con a bordo l’uomo che si era reso responsabile dei fatti criminosi a Bologna.

Il reo è stato così bloccato e condotto presso gli Uffici della Polizia Stradale di Parma per essere identificato.

La ricostruzione degli episodi delittuosi da parte dei Poliziotti della Squadra Mobile di Bologna, grazie alle testimonianze delle vittime e all’acquisizione delle telecamere di videosorveglianza, ha permesso di raggiungere in breve tempo un quadro indiziario preciso in relazione alla responsabilità del soggetto fermato nel territorio parmense, che in tutte le azioni criminose era descritto allo stesso modo: alto, scuro di carnagione, maglietta e pantaloncini scuri e scalzo. Descrizione che collimava perfettamente con quella del soggetto bloccato in autostrada, fermato in macchina privo delle calzature ai piedi.

L’uomo, in accordo con la Procura della Repubblica di Parma, è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto in carcere per la convalida. Il GIP di Parma in data odierna (26.06.2020) convalidava il fermo eseguito e disponeva la custodia cautelare in carcere del soggetto.

L’operazione complessiva ha messo in risalto il coordinamento e il gioco di squadra tra i vari Uffici della Polizia di Stato, tra gli investigatori della Squadra Mobile e le pattuglie delle Volanti sulle strade cittadine e della Polizia Stradale sulla rete autostradale.

 

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