La Giunta del Comune di Fiorano Modenese ha approvato una delibera che riconosce contributi ai proprietari degli immobili ad uso non abitativo che ospitano attività di commercio al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande, parrucchieri, estetisti, tatuatori e/o altra attività non compresa nell’allegato 1 del dpcm 11/03/2020 ed abbiano deciso di azzerare il canone per uno o più mensilità durante il periodo di chiusura per l’emergenza covid-19 (marzo, aprile e maggio 2020) agli esercenti in difficoltà.

Si tratta di una delle linee di aiuto che l’Amministrazione comunale vuole mettere in campo per favorire con equità il sostentamento di tutti e di ciascuno, per cui sono stati stanziati a bilancio 50.000 euro.

Il contributo consiste nel pagamento al proprietario del 50% dei canoni di locazione non percepiti per il periodo di sospensione delle attività commerciali a causa delle misure anticovid. Le attività non devono avere ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro, nel periodo di imposta precedente a quello in corso. Per potere ricevere il contributo il proprietario deve avere registrato all’agenzia delle Entrate l’accordo per la riduzione del canone annuo di affitto in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’attività commerciale (marzo, aprile e maggio 2020) ed essere in regola con il pagamento dell’IMU; l’attività commerciale non deve avere beneficiato delle misure di cui all’art. 28 del d.l. 34/2020 (decreto Rilancio) e si deve impegnare a non richiederle per il futuro; il contratto di locazione, leasing o concessione dell’immobile deve avere scadenza successiva al 31 dicembre 2020 e non essere stato disdetto. Nel caso in cui il contratto abbia scadenza nel 2020, le parti devono manifestare espressamente l’intenzione di rinnovare il contratto.

“Si tratta di una delle diverse misure che abbiamo assunto per fornire sostegno a chi è stato maggiormente colpito sul piano economico e del lavoro dalla chiusura dovuta al covid-19. – ha sottolineato il sindaco Francesco Tosi – Ci riferiamo in questo caso agli esercizi commerciali, bar, ristoranti che si trovino in vera difficoltà a pagare il canone di affitto relativo ai tre mesi di chiusura obbligata. Il mese scorso lanciai un appello ai proprietari di questi immobili offrendo loro un incentivo pubblico nel caso concordassero di azzerare una o più delle tre mensilità, nel caso appunto di un esercente davvero in difficoltà. Ora lo strumento è ufficiale e operativo. Mi sembra un provvedimento virtuoso in quanto il sostegno pubblico fa da leva per mobilitare anche il contributo privato in un contesto di solidarietà collettiva. È chiaro che si tratta di una misura straordinaria giustificata dalla assoluta particolarità di una crisi di portata storica.”

Le domande di contributo devono essere presentate entro il 15 ottobre 2020 al Comune su apposito modulo.

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