Ieri mattina, su segnalazione di lite pervenuta al 113, una Volante si era recata in via Caravaggio dove la richiedente, una donna di nazionalità italiana, aveva riferito che il suo ex compagno, I.L., classe 1996, cittadino tunisino, stava suonando insistentemente il campanello del citofono della sua abitazione. Entrato nel condominio, l’uomo ha proferito nei confronti della donna parole offensive, senza però attuare nei suoi confronti alcuna aggressione fisica e allontanandosi successivamente con la bicicletta.

La richiedente ha inoltre esposto agli operatori della Volante che il suo ex compagno è attualmente sottoposto agli arresti domiciliari in una abitazione diversa dalla sua e che suo figlio minore, concepito con il cittadino extra comunitario, è stato a lei affidato.

Da accertamenti, gli operatori di Polizia si acclarava che il cittadino extracomunitario, pluripregiudicato, era effettivamente sottoposto agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con la sola prescrizione di potersi allontanare dall’abitazione dove sta scontando gli arresti domiciliari, dalle ore 9 alle 10:30 per recarsi al SERT dell’Ausl. La Volante si è dunque portata nell’abitazione dell’uomo, verificando sul posto la sua assenza.

Rientrato alle ore 11:00 nella sua dimora, il cittadino tunisino ha riferito alla Volante di non aver rispettato le prescrizioni dell’ordinanza dei domiciliari a causa di una lunga attesa al SERT, dicendo chiaramente il falso in riferimento a quanto accertato dalla Volante. Pertanto l’uomo veniva deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art.385 del Codice Penale (evasione).

 

 

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