Foto Villa Ferri (da Luoghi abbandonati – Facebook)

L’Agenzia del Demanio, nei giorni scorsi, ha fatto pervenire al Comune di San Felice sul Panaro un parere di congruità non positivo all’acquisto della storica Villa Ferri, denominata in precedenza “Casino di caccia del Duca Francesco IV D’Este”.  L’acquisto dell’edificio da parte del Comune di San Felice sul Panaro da un privato era infatti vincolato al parere del Demanio sul prezzo di vendita proposto che era pari a 500 mila euro. Si arricchisce così di un nuovo capitolo l’annosa vicenda di Villa Ferri, per il cui recupero post sisma la Regione Emilia -Romagna ha stanziato 3 milioni e 875 mila euro che coprono però solo il ripristino strutturale, lasciando scoperto tutto il resto delle opere necessarie per rifunzionalizzare la Villa, che sarebbero interamente a carico dell’Amministrazione comunale.

«Su Villa Ferri abbiamo delle idee – spiega il sindaco di San Felice sul Panaro Michele Goldoni – ma prima dobbiamo capire con esattezza se il prezzo di acquisto è congruo, perché non vogliamo sperperare i denari dei cittadini di San Felice e poi dobbiamo avere la certezza di quanto verrebbe a costare al Comune concludere i lavori e quali costi di gestione graverebbero sull’immobile. Sarebbe da incoscienti in un momento complicato come l’attuale, anche per le finanze comunali, buttarsi in una operazione della quale non si conoscono con certezza i costi, che sarebbero comunque ingenti. L’Amministrazione precedente, che in periodo elettorale aveva frettolosamente fatto approvare in Consiglio comunale una proposta irrevocabile di cessione, accettando il prezzo e subordinando l’acquisto solo al parere del Demanio, non era evidentemente preoccupata come noi di tutelare l’interesse dei cittadini di San Felice, cosa sulla quale noi invece non transigiamo».

 

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