Il Comune di Modena si avvarrà anche degli assistenti civici se si concretizzerà il bando della Protezione civile annunciato domenica dal presidente dell’Anci Antonio Decaro e dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomia locali Francesco Boccia. Lo conferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli sottolineando come “non si debba rinunciare a nessun strumento utile a rafforzare le iniziative di educazione, informazione e prevenzione sul rispetto delle misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento fisico, all’insegna del senso di responsabilità personale e collettiva”.

Ma, aggiunge il sindaco, preoccupato per un eccesso di centralismo che traspare dal provvedimento, “è chiaro che ci deve essere un impegno anche sul fronte della formazione di questi assistenti civici, così come devono esserci garanzie che i costi assicurativi non vengano scaricati sui Comuni e che la nuova figura si possa inserire senza problemi nel sistema della Protezione civile”.

Muzzarelli, comunque, ricorda come siano stati tantissimi i volontari impegnati nelle ultime settimane nell’attività sociale a supporto delle famiglie (“a loro va il nostro ringraziamento, ora però molti sono tornati al lavoro”) e, rispetto alla figura degli assistenti civici, spiega come “il ruolo che eventualmente potranno svolgere andrà a integrarsi con l’attività degli altri volontari e della Polizia locale e si potrà sviluppare soprattutto in contesti come i parchi, le piazza e le strade del centro cittadino, anche in occasione della cosiddetta movida, contribuendo a prevenire situazioni di assembramento, ricordando a tutti il corretto utilizzo della mascherina e dei dispositivi di protezione personale utili nei diversi contesti”.
Nel frattempo, “con la Regione – aggiunge Muzzarelli – si valuterà invece la possibilità di impiegare per queste funzioni di vigilanza anche i nostri circa 300 volontari per la sicurezza che aderiscono ad associazione convenzionate con il Comune, sono tutti già formati e possono contare sulla copertura assicurativa. Al momento le linee guida regionali però non lo consentono”.

Il bando per gli assistenti civici, come è stato spiegato da Decaro e Boccia, sarà rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali; saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento tra le persone e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione.

Tutti gli assistenti civici saranno volontari: quindi non riceveranno nessun compenso per il lavoro che faranno. Saranno in servizio fino al 31 luglio e indosseranno una casacca blu con la scritta “assistente civico” per essere sempre riconoscibili, non potranno fare multe o richiami e dovranno limitarsi a ricordare le regole a chi non le rispetta. Gli assistenti civici potranno mettere a disposizione dei loro Comuni fino a 16 ore alla settimana, distribuite in tre giorni, e dovranno avere un’assicurazione per infortuni o incidenti che potranno accadere durante le ore di servizio.

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