Ogni anno a maggio Vignola diventa una delle principali mete per il turismo enogastronomico, dove gli appassionati di ciliegie possono acquistare questo frutto tanto atteso in una delle zone più vocate del mondo. Dopo il periodo di isolamento forzato a causa Covid-19, la gita verso le aziende dei contadini della comunità Slow Food “Salviamo la Moretta” diventa un’opportunità straordinaria per unire il sano piacere di una gita in campagna con la possibilità di scoprire la storia e il gusto della Moretta, la ciliegia più antica e pregiata di Vignola.

Una ciliegia tradizionale scura dalle pregiate qualità organolettiche che sarà possibile trovare in commercio dal 23 maggio e che, nonostante le gelate primaverili, annuncia una campagna positiva con frutti di pezzatura medio piccola ma di elevato grado zuccherino. Visitando il sito ciliegiamoretta.it è possibile scegliere l’azienda da visitare, richiedere la consegna a domicilio oppure vedere l’imballaggio con il logo del Presidio Slow Food che certifica la provenienza del prodotto, quest’anno in commercio anche allo storico mercato Albinelli nel centro di Modena, al Mercato Ritrovato, il mercato contadino che si svolge alla Cineteca di Bologna, e nei weekend dal 30 maggio, al mercato nel centro di Vignola.
Il logo del Presidio Slow Food sulla confezione identifica una Moretta proveniente da aziende che aderiscono a un rigido disciplinare rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni con l’obiettivo di salvare dall’estinzione la varietà più antica di Vignola. Dal
2018 questi agricoltori si sono uniti in comunità e insieme all’associazione Slow Food lavorano alla valorizzazione di un frutto pregiato e unico che rappresenta la vera identità della cerasicoltura vignolese e che una ventina di anni fa è stata quasi dichiarata estinta.
Ora la ciliegia Moretta è Presidio Slow Food, denominazione con cui l’associazione fondata da Carlin Petrini protegge le piccole produzioni che stanno per scomparire e strumento con cui l’associazione comunica in più di 150 Paesi nel mondo il proprio appello contro la perdita di biodiversità e a favore della sostenibilità ambientale delle produzioni agroalimentari.

Slow Food

Slow Food è un movimento internazionale no profit che lavora in più di 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti, e da anni si è unita ad un gruppo di agricoltori nella lotta per salvare dall’estinzione la varietà più antica tra quelle oggi in commercio, la ciliegia Moretta.

L’obiettivo della comunità Slow Food Salviamo la Moretta

Negli anni sessanta ne venivano prodotte più di 6.000 tonnellate l’anno e la ciliegia Moretta rappresentava più di un quarto della produzione dell’area vignolese; la Moretta era il fiore all’occhiello di un territorio che stava consolidando il proprio ruolo di riferimento nella cerasicoltura. Oggi la Moretta non è più nell’offerta di varietà internazionali proposte agli agricoltori dai vivaisti e dalle aziende sementiere e resta una nicchia in via di estinzione per appassionati gourmet e produttori romantici. La comunità costituita da agricoltori, arrivisti Slow Food e appassionati pensa che la Moretta non sia solo una ciliegia ma qualcosa di più, la custode di un’identità territoriale unica e distintiva.

Ciliegia Moretta

Presidio Slow Food “Presidio Slow Food” è la denominazione con cui il movimento Slow Food sostiene le piccole produzioni che stanno per scomparire e i produttori aderenti al disciplinare si impegnano a non usare prodotti di chimica di sintesi per il diserbo, a garantire che la ciliegia sia di pezzatura medio grossa, ad assicurare una qualità del prodotto secondo le regole dell’agricoltura biologica o della agricoltura integrata con l’impegno a garantire ai cittadini e ai consumatori frutta nelle migliori condizioni di salubrità e fragranza. Eseguono la raccolta, la cernita ed il confezionamento in modo interamente manuale tra metà maggio e giugno e si impegnano a renderle immediatamente riconoscibili con etichette narranti e imballaggi di materiali riciclati, riciclabili, ad alta sostenibilità ambientale, evitando la plastica.

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