onlineL’acquisizione di competenze linguistiche del paese in cui si risiede sono precondizione essenziale per la partecipazione e l’esercizio completo di cittadinanza. Per riflettere su questi presupposti e sui temi politici e sociali ad essi correlati da cinque anni il Comune di Reggio Emilia, la Rete Diritto di Parola e il comitato scientifico che li affianca propongono il convegno ‘Cittadinanza e analfabetismo’, che si terrà anche quest’anno ma in modalità a distanza.

L’appuntamento è per sabato 16 maggio con un webinar dalle ore 10 alle ore 12.30 che approfondirà il tema “Didattica e Distanze nell’istruzione degli adulti”. Il focus di questa quinta edizione è l’occasione per una riflessione e un aggiornamento sulla gestione dell’istruzione e della didattica a distanza ai tempi del Coronavirus e delle disposizioni di distanziamento sociale per il contenimento del contagio.

Sabato 16 maggio è una data importante perché coincide con il giorno internazionale Unesco “Living together in peace” (Vivere insieme in pace) dichiarato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione 72/130, come mezzo per mobilitare gli sforzi della comunità internazionale allo scopo di promuovere la pace, la tolleranza, l’inclusione, la comprensione e la solidarietà (https://en.unesco.org/commemorations/livinginpeaceday).

“In linea con le raccomandazioni politiche per l’integrazione linguistica date dal Consiglio d’Europa e con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite – afferma l’assessore Daniele Marchi – l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia da anni opera per fornire strumenti e sensibilizzare la cittadinanza all’investimento sull’educazione come strumento fondamentale per la coesione e l’inserimento sociale, promuovendo una politica che garantisca l’opportunità di apprendimento continuo per tutti, esteso lungo tutto l’arco della vita. Per questo motivo, la formazione e l’accompagnamento a un uso più strutturato della lingua italiana, come seconda lingua, rimane un percorso di particolare rilevanza per promuovere una comunità più coesa e per esprimere al meglio le competenze interculturali delle persone e del territorio. L’analfabetismo è un grande ostacolo poiché, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedisce il pieno sviluppo e l’effettiva partecipazione delle persone all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Con un grande sforzo collettivo è però possibile convertire la diversità linguistica da ostacolo alla comunicazione in fonte di opportunità di reciproco arricchimento. Ed è ciò che stiamo progettando da qualche anno con la Rete Diritto di Parola. Il seminario ‘Cittadinanza e Analfabetismo’ ne è la concreta realizzazione, un comitato scientifico formato dai docenti delle Università italiane che si occupano di insegnamento della lingua e centinaia di volontari, insegnanti, docenti, ricercatori che si incontrano da cinque anni per ridefinire insieme le migliori strategie da adottare per l’insegnamento e il coinvolgimento di queste persone più fragili”.

IL PROGRAMMA – Anche quest’anno, come in tutte le edizioni precedenti, il convegno “Didattica e Distanze nell’Istruzione degli Adulti” non tratterà solo di tecnicismi specifici della didattica della lingua italiana come seconda lingua (italiano L2) ma affronterà anche il tema della coesione e dell’inclusione sociale degli stranieri, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili, ovvero quelle poco o scarsamente alfabetizzate nel paese di origine. Un’ulteriore occasione di confronto sulla qualità e parità di diritti nell’accesso alla formazione affinché la diversità non diventi mai diseguaglianza.

All’incontro – che sarà aperto dall’assessore a Bilancio e Welfare, con deleghe a Lavoro, Sanità e Politiche per i cittadini migranti del Comune di Reggio Emilia, Daniele Marchi, dalla dirigente del Centro provinciale istruzione per adulti Cpia Reggio Sud, Maria Beatrice Benedetto, e dalla dirigente del Centro provinciale istruzione per adulti Cpia Reggio Nord, Maria Assunta Peci – parteciperanno insegnanti, educatori, volontari e studiosi interessati al tema dell’alfabetizzazione e dell’insegnamento della lingua italiana a cittadini di origine straniera. Tra gli interventi in programma, quello su Emergenza e cura: lingua italiana e diritti di cittadinanza, sul quale interverranno Federica Zambelli della Rete Diritto di Parola, Vittoria Gallina, esperta nazionale del life long learning e illetteratismo, Carla Bagna dell’Università per stranieri di Siena e Paola Casi, docente del Centro provinciale istruzione per adulti (Cpia – Reggio Sud). Il tema Didattica a Distanza: da sperimentazione a modello organico sarà invece occasione per un confronto fra Fernanda Minuz, esperta di didattica LS, L2 e alfabetizzazione degli adulti, Rosa Pugliese dell’Università di Bologna e Alessandro Borri del Cpia Montagna di Bologna. Rocco De Paolis (Centro provinciale istruzione adulti Cpia 2 di Torino),
Sabrina Machetti (Università per stranieri di Siena) e Lorenzo Rocca (Università per stranieri di Perugia) parleranno di Linee guida dei Cpia rilette nel quadro delle nuove complessità. A Marwa Mahmoud, consigliera comunale e presidente della Commissione consiliare “Diritti Umani” del Comune di Reggio Emilia sono affidati il dibattito e le conclusioni del convegno.

 

LA RETE – Il convegno è organizzato nell’ambito del programma formativo annuale della Rete reggiana Diritto di Parola, che riunisce scuola pubblica, associazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazione e pubblica amministrazione. Le realtà della Rete (Cpia Reggio Sud e Reggio Nord, Accademia di Quartiere Accqua, Centro di solidarietà Reggio Emilia Onlus-Ceis, Città Migrante, Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie-FILEF, Passaparola Accento, Dimora d’Abramo, Mondinsieme, L’Ovile, Penny Wirton), coordinate dall’ufficio Intercultura del Comune di Reggio Emilia, hanno scelto di investire una parte dei fondi con cui il Comune di Reggio Emilia supporta il progetto di integrazione linguistica nel perseguimento di un obiettivo comune: garantire formazione ai soggetti impegnati nel percorso di integrazione linguistica e informare correttamente i cittadini provenienti da ambiti e settori differenti delle esistenti sfide collegate all’integrazione ed all’intercultura a partire dalla lingua. L’intento è quello di lavorare in modo sempre più consapevole e attento ai bisogni delle persone che si iscrivono ai corsi per l’apprendimento della lingua italiana sul territorio, rispondendo loro in modo competente, pertinente e coordinato.

L’operato della rete ha consentito di raggiungere nel passato anno scolastico più di 4.000 studenti iscritti, organizzando 322 corsi per oltre 35.000 ore di formazione con 220 docenti, di cui oltre 140 volontari, e incontrando 80 diverse nazionalità.

IL PERCORSO DELLA RETE

Tra le tante azioni per il diritto all’alfabetizzazione promosse e sostenute dalla Rete, insieme ai soggetti e alle persone con cui essa collabora, si ricordano: nell’ottobre 2013 lancio dell’appello nazionale “Analfabetismo paralisi e cura per l’Italia, firmato da circa 1800 persone, tra cui molti autorevoli docenti universitari”, e consegnato a cinque ministri dell’istruzione e dell’integrazione; proposta alla commissione Cultura della Camera di un ordine del giorno sul tema dell’analfabetismo degli adulti, approvato dal Parlamento italiano a fine 2013; incontri a Roma con il direttore del Tavolo tecnico del Miur per sollecitare rinnovate attenzioni istituzionali sul tema; elaborazione di un test per la rilevazione dei livelli di alfabetizzazione a cura di un gruppo di docenti del Cpia, in collaborazione con l’Università per stranieri di Siena, a cui la Rete aderisce per la sperimentazione; collaborazione con diverse pubblicazioni sul tema dell’analfabetismo e presenza sull’emittente nazionale Radio3 per sensibilizzare intorno al tema; coordinamento di un gruppo di lavoro in collaborazione con la sanità pubblica sul tema degli esoneri dal test di A2, per evitare che i test per l’integrazione linguistica possano costituire un ostacolo per gli analfabeti; organizzazione del ciclo di seminari pubblici “Cittadinanza e analfabetismo” che vede la partecipazione di esperti e di centinaia di insegnanti ed educatori.

Il convegno di sabato prossimo “Didattica e Distanze nell’Istruzione degli Adulti” rientra nell’ambito del progetto “Fami A.L.I. – Abitare, Lavorare, Integrarsi” (Prog-2462), finanziato dal Ministero dell’interno, tra le azioni formative finalizzate al rafforzamento delle competenze del personale degli attori chiave. Partner del Progetto Fami A.L.I. sono il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione E 35.

COME PARTECIPARE – Il convegno è gratuito ma è necessaria l’iscrizione (entro le ore 12 di venerdì 15 maggio). A tutti gli iscritti verranno inviate via email le istruzioni per partecipare al webinar che verrà registrato integralmente e reso disponibile sul sito www.comune.re.it/intercultura.

 

 

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