In aprile sono stati controllati 114 esercizi commerciali e 715 persone, 55 delle quali sono state poi sanzionate per non aver rispettato le restrizioni imposte per l’emergenza Coronavirus. Sono solo alcuni dei dati che fotografano il lavoro svolto dalla Polizia locale maranellese nell’ultimo mese. Attività che sono andate oltre l’ordinario, vista la situazione, nonostante diversi agenti abbiano dovuto osservare periodi di isolamento domiciliare dettati dai contatti avvenuti con persone positive al Covid19.

Alle decine di controlli svolti lungo le strade, nei parchi chiusi al pubblico e nelle attività commerciali, si sono aggiunti i continui pattugliamenti presso i supermercati, le banche, gli uffici postali e altri luoghi pubblici. Servizi messi in campo per evitare assembramenti negli orari più delicati, per gestire eventuali criticità e per supportare concretamente i cittadini più fragili e bisognosi di aiuto, a partire dalle persone anziane. Agli atti ufficiali relativi ai controlli, vanno poi aggiunti i numerosi passaggi effettuati dagli agenti con l’obiettivo di sensibilizzare gli esercenti e la popolazione in generale, così da prevenire comportamenti scorretti e chiarire eventuali dubbi. Riguardo agli interrogativi dei cittadini sulle misure relative al lockdown, gli stessi agenti hanno anche risposto a centinaia di quesiti arrivati al Comando.

“Le assenze legate all’epidemia ci hanno messo a dura prova in questo periodo – spiega Elisa Ceresola, comandante della Polizia locale – ma abbiamo moltiplicato le forze per cercare di rispondere a tutti i dubbi dei cittadini e per svolgere sia i compiti ordinari che quelli straordinari, in base alle necessità che si sono man mano presentate. Non è stato facile, perché il susseguirsi dei decreti governativi ha modificato più volte i criteri del lockdown, a volte in maniera molto repentina e lasciando margini di interpretazione difficili da gestire in situazioni concrete”. La Polizia locale ha anche dato il proprio contributo alle iniziative sviluppate dal Comune insieme al volontariato. Gli agenti hanno infatti facilitato i primi incontri tra gli anziani in difficoltà e i volontari disposti a portar loro la spesa a casa. Hanno poi coordinato la distribuzione delle mascherine casa per casa e, nell’ambito delle telefonate fatte dal Comune ai cittadini più fragili, hanno contattato di persona presso la loro abitazione coloro dei quali mancava un recapito telefonico.

“Abbiamo fatto tutto il possibile per ‘reinventarci’ di fronte all’emergenza – aggiunge la comandante Ceresola -, gli agenti in isolamento hanno voluto dare spontaneamente il loro contributo ai colleghi anche da casa. Con i cittadini il più delle volte si è stabilito un contatto molto soddisfacente, basato sul buon senso. Ce lo confermano gli attestati di stima e le manifestazioni di affetto che stiamo ricevendo, in alcuni casi sfociate in donazioni di mascherine che abbiamo subito girato a chi ne aveva più bisogno. Sono gesti che ci riempiono di orgoglio”.

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