«Questa è la giornata dei volontari, la Giornata Mondiale della Croce Rossa – un giorno in cui in tutto il mondo, 98 milioni di persone, 150 mila in Italia, sotto l’emblema della Croce Rossa, dicono a tutto il pianeta che i Sette Principi su cui la nostra organizzazione si basa sono quanto di più attuale. Bisogna ricordare, oggi, quelli di noi che in tutto il mondo sono impegnati sui fronti di crisi e di guerra, penso alla Siria, ma anche a chi continua ad assistere le popolazioni le cui sofferenze sono dimenticate dai riflettori […]».
(Francesco Rocca Presidente Nazionale CRI)

Dal 4 maggio, in tutto il mondo, si festeggia la Settimana internazionale della Croce Rossa e Mezza Luna Rossa. “Essere in prima linea sempre, ovunque e per chiunque si trovi in una condizione di vulnerabilità”. E’ questo lo spirito che da oltre 150 anni muove milioni di volontari in tutto il mondo, spirito che deriva dall’intuizione di Henry Dunant – nato appunto l’8 maggio 1828 – e ritenuto il padre fondatore della Croce Rossa (1864).

Per gli oltre 160.000 operatori e volontari di Croce Rossa Italiana è l’occasione per ribadire l’importanza di combattere le disuguaglianze, favorire l’inclusione sociale ed alleviare le sofferenze di guerra, di pace e in situazioni di protezione civile. In tempi di normalità, l’8 maggio e in tutta Italia sono organizzati eventi nelle piazze, campagne di sensibilizzazione al rispetto dell’emblema di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Il 4 maggio una delegazione del Comitato CRI di Modena, guidata dal vicepresidente Marco Ranuzzi de Bianchi, consegnerà l’Emblema di protezione nelle mani del Sindaco di Modena,  Giancarlo Muzzarelli, che la esporrà fino all’8 maggio presso il municipio, in segno di vicinanza e sostegno alla meritoria opera della CRI.

Gli emblemi della croce rossa, della mezzaluna rossa e del cristallo rosso sono dei simboli di protezione (oltrechè di distintività) riconosciuti a livello internazionale nei conflitti armati. Servono a segnalare le persone, le installazioni e i beni coinvolti nell’assistenza medica o nell’aiuto umanitario e conferma che le attività svolte sono conformi ai suoi Principi fondamentali.

I festeggiamenti, non possibili in questo periodo di Emergenza, saranno riprogrammati nella seconda metà dell’anno.

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