Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2020 sono stati elaborati nel contesto dell’emergenza  sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19 in Italia, con la sospensione di attività di ampi  segmenti dell’offerta di beni e servizi di consumo.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate  rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.

Nella città di Bologna per il mese marzo 2020 l’indice dei prezzi al consumo per l’intera
collettività, al lordo dei tabacchi, ha fatto registrare una variazione mensile di
+0,3% e un tasso tendenziale del -0,3%.

  • In marzo sono in aumento su base annua le divisioni dell’“Istruzione” (+2,2%), dei “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,2%), delle “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,1%),  degli “Altri beni e servizi” (+0,7%), dell’“Abbigliamento e calzature” (+0,6%), dei “Mobili e  articoli per la casa” (+0,6%); viceversa i prezzi sono diminuiti per la divisione dei “Prodotti  alimentari e bevande analcoliche” (-0,1%), di “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,2%),  dei “Trasporti” (-0,4%), di “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-3,7%) e per la  divisione delle “Comunicazioni” (-6,3%). Nulle le variazioni di prezzo dei “Servizi ricettivi  e di ristorazione”.
  • Il tasso tendenziale dei Beni ha un ulteriore calo (da -0,9% a -1,1%); l’inflazione dei
    Servizi si porta al +0,4%. La componente di fondo, che esclude gli alimentari e i prodotti
    energetici, si porta al +0,2%.
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