Positivo il primo bilancio sul funzionamento degli ambulatori COVID distribuiti nel territorio provinciale. A questi sono indirizzati dal medico di famiglia i pazienti con sintomatologia che potrebbe essere sospetta per infezione da nuovo Coronavirus. La separazione del percorso rispetto ad altri pazienti con problematiche acute diverse o con patologie croniche permette di garantire percorsi più sicuri per tutti. L’attivazione di questi ambulatori contribuisce, inoltre, a ottimizzare l’efficacia della presa in carico dei casi con percorsi di accesso appropriato agli altri nodi della rete, prevalentemente l’Emergenza Urgenza, la Diagnostica per Immagini e l’assistenza Ospedaliera nei diversi livelli di intensità.

Ricordiamo che l’accesso agli ambulatori COVID non è diretto perché non si può decidere in autonomia di rivolgersi a loro, ma è filtrato dai medici di medicina generale che, attraverso servizi di prenotazioni dedicati, fissano l’appuntamento al cittadino. Si raccomanda perciò di avere sempre quale riferimento il proprio medico di famiglia.

A distanza di qualche giorno dalla sua attivazione, prosegue al ritmo di oltre 200 tamponi al giorno l’attività di esecuzione del test in modalità cosiddetta “Drive in”. Il servizio è offerto in diverse sedi della provincia e al cittadino che riceve il messaggio di invito vengono specificate data, ora e indicazioni precise di località. Il servizio è dedicato a persone a fine quarantena ed è alternativo alle visite a domicilio, che richiedono tempi più lunghi, con risparmio di numero di operatori e dispositivi di protezione personale. Nel caso in cui l’esito del tampone sia negativo, l’esame va ripetuto il giorno dopo. Il secondo esito negativo determina la fine del periodo di quarantena mentre un esito positivo comporta la ripetizione del test a distanza di un’altra settimana.

Ricordiamo che non è possibile presentarsi in accesso diretto e, ancora una volta, invitiamo i cittadini a non telefonare ai servizi per chiedere di essere inseriti negli elenchi degli appuntamenti, che sono programmati sulla base dei percorsi sanitari già in essere. Chi si auto-presentasse senza aver ricevuto la chiamata per un appuntamento rischia le sanzioni previste in caso di accertamento da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale.

 

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