Un momento di grande commozione, oggi pomeriggio, davanti al Pronto Soccorso di Carpi: Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale, Guardia di Finanza e Croce Rossa hanno acceso sirene e lampeggianti dei loro mezzi in segno di ringraziamento agli operatori sanitari dell’Ospedale Ramazzini impegnati nell’emergenza coronavirus. Presente, tra gli altri, una delegazione dell’Azienda USL di Modena composta da personale e dirigenti del PS, della Direzione sanitaria e del Distretto di Carpi. Un omaggio sentito, quello del personale delle Forze dell’Ordine, e un gesto di riconoscenza che dà ancora più valore al lavoro svolto quotidianamente da medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari e tutto il personale sanitario e non, coinvolto in questa lotta contro il virus.

Al Ramazzini, intanto, prosegue l’attività di potenziamento dei reparti e dei percorsi per garantire la migliore assistenza possibile: sono presenti aree a diversa intensità di cura dedicate al ricovero dei pazienti positivi e percorsi e aree dedicati per i casi sospetti, in attesa dell’esito del tampone. L’integrazione tra i servizi ospedalieri e quelli territoriali ha la sua espressione migliore nell’attivazione – il distretto delle Terre d’Argine è stato il primo in provincia – delle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale: a Carpi sono due i pool di medici e infermieri attivi sul territorio, dedicati all’assistenza al domicilio dei pazienti positivi che non necessitano di ricovero ospedaliero; al momento sono circa 6 gli interventi effettuati ogni giorno. Sempre sul distretto di Carpi, a potenziamento dell’assistenza in questa fase di emergenza è stata fatta un’acquisizione di nuovo personale tra ospedale e territorio: 34 infermieri con diversi profili contrattuali e 20 operatori socio-sanitari sono arrivati sul territorio solo nel mese di marzo.

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