“Sinistra Civica Formigine non è d’accordo a intitolare il parco di Casinalbo a Norma Cossetto perché questa richiesta, presentata all’Odg del Consiglio Comunale del 28 febbraio, vuole strumentalizzare la volontà dei presenti all’incontro del 22 gennaio alla Bertola. Il nome proposto fu “La Quercia”, in onore al magnifico albero che lì troneggia o “Le Querce” per la presenza di due altri splendidi esemplari. Un intestazione che riteniamo particolarmente appropriata proprio per la necessaria ed urgente sensibilizzazione dei cittadini al tema ambientale e anche perché questo tema, sia assunto come impegno prioritario dall’Amministrazione. In gioco c’è la tutela del territorio e la salute dei cittadini che non possono essere usati solo come spot elettorale”.

“Comprendiamo che per la creazione di nuove urbanizzazioni nasca la necessità di “battezzarli” in memoria di avvenimenti o persone che si sono particolarmente distinte nella nostra storia recente; ovvero rendere omaggio a chi, per il bene e la difesa dei diritti comuni, ha sacrificato la propria vita ma, non riteniamo corretto che questo riconoscimento, sia finalizzato a soddisfare acriticamente e strumentalmente una parte politica del paese. Al contrario, crediamo debba essere invece frutto di un dibattito collettivo, con storici a confronto, che veda coinvolta la cittadinanza. Un informazione seria che metta il cittadino in grado di poter giudicare”.

“Per questo come Sinistra civica Formigine, pur respingendo e condannando la violenza soprattutto come azione politica, sappiamo chiaramente distinguere l’uso di questa come strumento di sopraffazione e dominio antidemocratico da quella utilizzata per la difesa del diritto alla liberazione dalle dittature e all’autodeterminazione. Ed è per questo, che riteniamo inaccettabile che tra le persone da commemorare vi siano cittadini che fiancheggiavano o facevano parte direttamente di organizzazioni o partiti che con il sopruso, la violenza e l’abolizione dei più elementari diritti democratici hanno governato il nostro paese; anche se essi stesse vittime di quel clima d’odio da loro stessi scatenato.

La revisione della storia è una cosa seria da maneggiare con cura e prudenza, non la si può applicare attraverso la spartizione dell’intitolazione di vie e piazze”.

“Sinistra Civica Formigine si augura che tutta la società civile condanni di ogni forma di violenza, come quella dei campi di stermini, dove è bene ricordarlo, non sono stati trucidati solo semiti ma anche omosessuali, handicappati, dissidenti politici, ammalati di mente e tutti coloro che non corrispondevano alle caratteristiche fisiche della “razza” prescelta. Per noi, non sono i numeri a fare la differenza ma, la violenza in quanto tale.

Se di violenza si vuole veramente parlare, si abbia almeno il coraggio di partire da quella violenza attuata tra popoli e perpetrata ogni giorno nei nuovi scenari di guerra. Un massacro, compiuto sotto i nostri occhi volutamente assenti e acritici, che andrebbe urgentemente fermato. Anche per evitare così di ritrovarci superficialmente tra alcuni anni, a discutere in merito a quale persona, popolo o massacro dedicare una via o una piazza”.

(Sinistra Civica Formigine)

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