Una scelta miope, che sicuramente avrà delle ricadute poco positive. L’attuale giunta, evidentemente per differenziarsi,  non ha rinnovato la convenzione, scaduta a dicembre 2019, per far parte del sistema turistico integrato del distretto ceramico. Un sistema avviato nel 2009, di cui è capofila Maranello con il Museo Ferrari.  All’interno del Museo si trova lo IAT, che è di fatto l’ufficio informazioni turistiche del distretto. Questo sistema ,  di cui  Sassuolo faceva  parte dal 2015,  sta dando dei frutti importanti. Sono infatti in aumento  i dati sulle presenze dei turisti nel distretto: dai 221 mila del 2018 ai 235 mila del 2019 (con un incremento del 6 per cento), i pernottamenti da 401 mila a 667 mila (più 66 per cento).Sono in aumento i contatti dello IAT Terra di Motori ospitato al Museo Ferrari di Maranello, punto di riferimento del sistema, passati dai 14 mila del 2018 agli oltre 32 mila del 2019 (più 129 per cento) e sono in aumento gli ingressi nel  Museo Ferrari ( nel 2019 oltre 400 mila visitatori).

E proprio questo il punto: l’Amministrazione vuole andare da sola? Non vuole più avere, come gli altri comuni, il proprio punto di riferimento nello IAT di Maranello? Una scelta controcorrente rispetto all’andamento dei flussi turistici. Che dimostrano che dove ci sono territori che offrono delle esperienze variegate (dal museo dell’automobile, al palazzo storico, al parco , alla gastronomia,  al percorso naturalistico,….) i turisti arrivano. Ma bisogna individuare  progetti di valorizzazione turistica da realizzare in forma unitaria. E bisogna sfruttare punti di interesse che , dopo anni di promozione, come il Museo Ferrari, si sono affermati.

Per quale forma di assurdo orgoglio si rinuncia alla visibilità che garantisce il punto informativo dentro il Museo Ferrari? Che, lo ricordiamo, è il quinto  museo più fotografato su Instagram (e conosciamo l’importanza dei social). E’ in vetta alle classifiche delle attrazioni più visitate in Emilia Romagna, con numeri tre volte superiori a quelli di S.Apollinare in Classe a Ravenna. E compete, per incremento dei flussi, con alcuni musei nazionali come la Galleria Borghese. Dati sottolineati dal Sole24ore a dicembre 2019. Ancora una volta, non si è capaci di guardare più in là dei confini comunali e di progettare per il futuro.

Da ultimo: questa scelta è ancora più incomprensibile oggi, quando nel sistema sono entrati anche i quattro comuni della montagna: Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano. A dimostrazione che tutti hanno capito che per valorizzare un territorio chiudersi entro i confini comunali non ha senso : ma non Sassuolo. Con le poche risorse che risparmierà non riuscirà ad aprire  un vero ufficio turistico, con personale multilingue, aperto tutti i giorni dell’anno, con una pubblicità costante e mirata sui social… forse ci limiteremo alla distribuzione di depliant.

O forse ci accontenteremo  del fatto  che il Palazzo Ducale ha avuto più ingressi perchè a novembre c’è stato bel tempo, come hanno detto dalla giunta.

 

 

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