Al termine di ogni suo discorso Papa Francesco rivolge questa pressante raccomandazione: “per favore, continuate a pregare per me”.

Richiesta che la comunità parrocchiale di Cavriago – guidata da don Claudio Gonzaga – ha accolto e ha confermato con lettera augurale inviata al Santo Padre in occasione delle recenti festività natalizie, fattagli pervenire tramite il diacono Gabriel Aldana.

E la risposta di Bergoglio, incentrata sul tema dell’adorazione come gesto d’amore, non si è fatta attendere.

Alla parrocchia di San Terenziano è infatti giunta in questi giorni una lettera di ringraziamento, scritta dalla Casa Santa Marta, con firma autografa del Santo Padre.

Scrive Papa Francesco: “All’inizio dell’anno riscopriamo l’adorazione come esigenza della fede. Adorare è mettere il Signore al centro per non essere più centrati su noi stessi, dando il giusto ordine alle cose e lasciando a Dio il primo posto. Adorare è accogliere l’insegnamento della Scrittura, far discendere la sua consolazione sul mondo e lasciarci pervadere dalla sua tenerezza.

Adorando diamo al Signore la possibilità di trasformarci col suo amore, di illuminare le nostre oscurità, di darci forza nella debolezza e coraggio nella prova.

Adorare è attingere il bene alla sorgente, è trovare nel Dio vicino il coraggio di avvicinare gli altri. Adorare è saper tacere davanti al Verbo divino, per imparare a dire parole che non feriscono, ma consolano”.

Il Santo Padre così continua la sua breve ma efficace catechesi: “Adorare è un gesto d’amore che cambia la vita. La Chiesa deve continuare a crescere nell’adorazione. Questa è la saggezza che dobbiamo imparare ogni giorno”.

Papa Francesco ringrazia infine per il “dono di carità” fattogli pervenire dalla comunità parrocchiale e da lui destinato ai poveri e conclude con la consueta richiesta di pregare per lui, assieme alla sua benedizione.

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