È stata sottoscritta questa mattina la convenzione tra l’Azienda Usl IRCCS di Reggio Emilia e la Sezione reggiana del Club Alpino Italiano (Cai) finalizzata allo sviluppo del progetto di Montagnaterapia: un atto importante che consolida la collaborazione iniziata nel 2014.

La Montagnaterapia consiste in un originale approccio terapeutico-riabilitativo e socio-educativo. Ne sono destinatarie persone portatrici di disturbi di diverso genere, nell’esperienza reggiana prevalentemente riconducibili all’ambito della salute mentale.

L’attenzione si concentra sulle dinamiche di gruppo agite nel contesto dell’ambiente montano con escursioni della durata di qualche ora. L’esperienza sin qui maturata ha visto il coinvolgimento degli utenti del Servizio di Salute Mentale con la guida dei volontari del Cai in affiancamento agli operatori sanitari. Ad oggi sono stati circa 40 gli utenti che, con complessive 200 presenze, hanno partecipato agli appuntamenti previsti nel programma di iniziative.

La convenzione prevede il coinvolgimento dei volontari Cai e dei pazienti in diversi tipi di attività:

  • di accompagnamento nelle escursioni a supporto degli operatori Ausl;
  • di integrazione all’interno di iniziative rivolte alla cittadinanza;
  • didattico-formativa su argomenti inerenti l’ambiente montano;
  • di partecipazione a momenti di tipo culturale-divulgativo destinati a valorizzare il ruolo dell’ambiente montano nel miglioramento del benessere fisico e psichico.

“Abbiamo voluto mettere a regime la collaborazione tra Ausl e Cai per favorire il coinvolgimento dei pazienti in attività ad elevata interazione con la cittadinanza e ridurre lo stigma sociale che, purtroppo, ancora accompagna la malattia mentale; la collaborazione con realtà come il CAI è per noi molto preziosa ed è parte delle importanti risorse che il nostro territorio offre, indispensabili per realizzare progetti di inclusione sociale” ha spiegato Gaddo Maria Grassi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia presente oggi alla firma.

“Per la nostra Sezione – spiega il presidente del Cai Reggio Emilia Carlo Possa – la convenzione rappresenta un momento significativo in quanto suggella la collaborazione con l’Azienda sanitaria in un progetto del quale siamo particolarmente orgogliosi. L’utilità e i risultati positivi di Montagnaterapia sono evidenti, ma questo percorso è stato utile anche a noi, ai volontari e a tutti i soci che hanno partecipato alle escursioni assieme agli utenti dei servizi di salute mentale. La loro presenza alle iniziative in calendario, e non solo a quelle a loro dedicate, è forse un esempio unico nel panorama italiano di Montagnaterapia. Alcuni di loro hanno preso parte ad attività anche in assenza di affiancamento da parte di operatori sanitari contribuendo, tra l’altro, alla manutenzione dei sentieri. Gli obiettivi della convenzione – conclude Possa – sono già concretizzati all’interno del Calendario 2020 che presenteremo a giorni: sono previste 21 escursioni (di cui due con le ciaspole) che vedranno la partecipazione di utenti interessati dal percorso riabilitativo e alcune di queste, possiamo dirlo, sono di tutto rispetto”.

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Nella foto, da sinistra: Carlo Possa, Davide Giorgi (utente del servizio che ha fatto esperienza di partecipazione alle escursioni), Gaddo Maria Grassi, Guido Zini (educatore del Servizio di Salute Mentale).

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