Grazie ad una piattaforma online e un’inserzione esca associata a un contatto telefonico e una carta prepagata  dove ricevere i soldi dalla provincia di Torino un 47enne di astigiano d’origine ma residente nel torinese si è insidiato in una specifica piattaforma online commercializzando a prezzi assolutamente concorrenziali casette di legno da giardino. Le trattative correvano telefonicamente e quando sull’iban del conto corrente del truffatore veniva accreditato il corrispettivo dovuto il gioco era fatto in quanto alla vendita non corrispondeva la spedizione di quanto acquistato.

Quando l’acquirente lamentava il ritardo l’astuto truffatore inizialmente tergiversava con false promesse per poi non rispondere piu’ all’acquirente e sparire nel nulla. Una vero e proprio boss del raggiro il 47enne scoperto dai carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra che l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa.

La vittima, una 43enne reggiana, con l’intento di fare un affare ha risposto ad un annuncio sulla predetta piattaforma acquistando una casetta in legno da mettere in giardino per un costo di 500 euro piu’ 80 euro delle spese di spedizione. Complessivi 580 euro che ha versato, come concordato con il venditore, tramite bonifico sulla carta prepagata fornitagli dal venditore per poi scoprire di essere raggirata allorquando non ha ricevuto quanto acquistato né la restituzione dei soldi versati. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro la donna si è presentata ai carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra formalizzando la denuncia per truffa.

Dopo una serie di riscontri tra il numero telefonico associato all’inserzione esca e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciato. Per la 47enne reggiana la possibilità ora di essere ora risarcita in sede penale a conclusione dell’iter processuale mentre per il truffatore torinese la consapevolezza di aver l’attenzione rivolta nei suoi confronti anche dai carabinieri di Cadelbosco Sopra che intendono far luce sull’eventuale giro d’affari truffaldino dell’uomo che risulta aver numerosi precedenti specifici.

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