Da venerdì 22 a domenica 24 novembre si sono svolte le iniziative nell’occasione del trentesimo anniversario della sigla del gemellaggio fra le amministrazioni emiliane di Fiorano Modenese e Maranello, con quelle sarde di Bultei, Burgos, Ittireddu e Ozieri.

Da allora i rapporti fra queste comunità non si sono mai interrotti, grazie all’impegno del Circolo Nuraghe di Fiorano Modenese e della Fasi, che già un anno fa hanno promosso una riflessione sul presente e sul futuro dei gemellaggi in una due giorni culminata nel convegno ‘Genti in Movimento – Vecchi e Nuovi processi migratori’, base per dare sviluppo all’amicizia fra le diverse comunità e per affrontare insieme tematiche ineludibili come sviluppo, lavoro, integrazione.

Il programma istituzionale dei tre giorni si è aperto ad Ozieri venerdì 22 novembre con il convegno ‘Il Neolitico a Fiorano e Ozieri’ nel Palazzo Costi, nel quale Stefania Spaggiari, direttore del Museo della Ceramica del Castello di Spezzano e l’archeologa Michela Migaleddu per approfondire le culture neolitiche di Fiorano e di Ozieri. E’ seguita l’inaugurazione di due mostre visitabili fino al 30 novembre: ‘Maranello, Ferrari e la sua gente’ e ‘Migrantes per l’Europa’, una raccolta di vignette selezionate da Luca Paulesu per sensibilizzare il pubblico su temi come il destino dell’Europa, la migrazione dei popoli, l’integrazione, l’identità europea, la cittadinanza attiva e la democrazia.

Sabato mattina la delegazione modenese è stata ricevuta in municipio ed è salita alla Foresta dei Fiorentini. Nel pomeriggio, a Ozieri, si è svolta la cerimonia ufficiale per il rinnovo degli impegni previsti nel protocollo di gemellaggio, presenti i sindaci di oggi dei sei comuni Salvatore Arras, Franco Campus, Francesco Fois, Marco Murgia, Francesco Tosi, Luigi Zironi e alcuni di quelli che diedero trent’anni fa vita al gemellaggio:  Vanni Fadda (come Presidente Comunità Montana Monte Acuto e poi sindaco di Ozieri) Antonio Marongiu (Ozieri), Egidio Pagani (Fiorano Modenese), Michele Sanna (Bultei), Diego Satta (Ittireddu). In rappresentanza dell’assessore reginale Alessandra Zedda, è intervenuto Marco Tedde, per la Fasi il presidente nazionale onorario Tonino Mulas e il presidente del Circolo Nuraghe di Fiorano Modenese Mario Ledda.

Pur con situazioni socioeconomiche assai diverse e quindi con possibilità di risorse diretti e di contesti diversi, i nodi sono comuni: l’occupazione, la burocrazia, le infrastrutture, l’emigrazione dei giovani, la contrapposizione e l’insicurezza che generano paure, alzano muri e rendono più difficile l’incontro e il confronto, dimenticando che le migrazioni sono caratteristiche dell’umanità, praticate da sempre perché gli uomini hanno piedi e non radici. I gemellaggi sono un’opportunità da portare nelle scuole per coinvolgere le nuove generazioni.

La giornata di domenica è stata dedicata alle visite alle comunità di Ittireddu, dove la delegazione ha partecipato al concerto che ha saputo unire le voci del Coro con il suono di 4 violoncelli e poi con la danza del Gruppo Folk. La visita si è conclusa al Castello di Burgos e al Museo del Castello.

 

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