Si discute con i genitori di educazione alla legalità nel terzo appuntamento del ciclo “Adolescenti e genitori” in programma sabato 23 novembre, presso la scuola secondaria di primo grado Ferraris, in via Divisione Acqui 160 Modena, dalle 9.30 alle 12.

L’incontro si intitola “Dalla pedagogia mafiosa alle radici di una educazione alla legalità e alla crescita civile” e vedrà intervenire Michele Gagliardo responsabile nazionale dell’associazione “Libera”, introdotto dall’assessore alle Politiche per il Lavoro e la Legalità Andrea Bosi.

L’incontro, come quello che si svolgerà il 30 novembre, rientrano anche nel progetto Legalità e territorio, cofinanziato dalla Regione in attuazione agli obiettivi del Testo Unico (legalità) n°18/2016, ed è in continuità con la formazione sulla didattica della legalità con gli insegnanti. L’obiettivo è evidenziare le problematiche della “pedagogia mafiosa” quale pedagogia diffusa che non si limita ad ambiti specifici, ma si connette intimamente a tutte le sfere dell’educazione e della vita delle persone.

Il ciclo “Adolescenti e genitori tra dialogo e ascolto: relazioni, solitudine, corpo, social, legalità” è promosso dalla Rete di prevenzione per la promozione del benessere in adolescenza, coordinata dal Servizio sociale territoriale del Comune di Modena e rientra nel più ampio Progetto Adolescenza che intende promuovere il benessere in adolescenza, individuare possibili rischi e fornire agli adulti strumenti conoscitivi.

La partecipazione è libera; i primi due incontri hanno visto la presenza di centinaia tra genitori, educatori e docenti. Per ulteriori informazioni si può contattare il Centro per le Famiglie del Comune, tel. 059/2033614 (centro.famiglie@comune.modena.it), Civibox tel. 059/2034844 (civibox@gmail.com).

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Il valore storico e l’attualità del reato di associazione mafiosa sono invece il tema dell’incontro aperto a tutti in programma sabato 23 novembre, alle 15, in Galleria Europa (piazza Grande 17). Ad approfondire il tema del contrasto alle mafie saranno Roberto Tartaglia, magistrato e consulente della Commissione antimafia; Vincenza Rando, avvocata e vice presidente dell’associazione Libera, e Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso pubblico.

L’appuntamento, introdotto dall’assessore alla Legalità Andrea Bosi, fa parte del ciclo di incontri organizzato dal Comune di Modena per continuare nel percorso di promozione della cultura della legalità intrapreso da tempo ed è promosso in collaborazione con il Centro studi e documentazione sulla legalità di Unimore e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Avviso pubblico e l’associazione Libera.

Nei prossimi appuntamenti in programma si affronteranno i temi del gioco d’azzardo on line (il 27 novembre) e della legalità e sicurezza nella filiera agroalimentare (il 18 dicembre).

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Con l’entrata in vigore della legge 219 del 2017 il singolo cittadino può decidere in anticipo, in previsione di un’impossibilità futura, se accettare o meno determinate cure mediche. Le indicazioni sui trattamenti sanitari da ricevere in futuro possono essere comunicate attraverso le Dat, acronimo di Disposizioni anticipate di trattamento, più comunemente conosciute come “testamento biologico” o “biotestamento”.

Sabato 23 novembre, dalle 10 alle 12, presso la Galleria Europa in piazza Grande 17 a Modena, si svolgerà un incontro aperto a tutti i cittadini, per illustrare cosa prevede la legge, le materie su cui è possibile esprimere il consenso o il rifiuto (accertamenti diagnostici, le scelte terapeutiche, i singoli trattamenti sanitari), in che modo possono essere comunicate le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari e come vengono depositate nel registro comunale presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di Modena.

Durante l’iniziativa, organizzata dal Comune di Modena e dall’Azienda Usl, verrà anche presentata la guida informativa redatta con la collaborazione del Comitato Consultivo Misto di Modena.

Introdurranno la mattinata il direttore generale Ausl di Modena Antonio Brambilla e l’assessora a Città Smart e Servizi Demografici Ludovica Carla Ferrari. Dopo una riflessione sulla legge 219/17 condotta dall’ex magistrato Eleonora De Marco, interverranno per fornire informazioni sulle Dat Maria Monica Daghio per l’Ausl, Ivonne Pavignani e Nicoletta Fratti dei medici di medicina generale per il Comitato Consultivo Misto di Modena, Elena Giusti per i Servizi demografici del Comune. Modererà la discussione il direttore Ausl distretto di Modena Andrea Spanò, mentre le conclusioni della mattinata sono affidate all’assessore alle Politiche sociali Roberta Pinelli.

Come si scrivono le Dat perché siano valide? Una volta scritte, valgono per sempre? La persona disabile può fare le Dat? Per scriverle posso farmi aiutare dal mio medico di famiglia? E se mi succede qualcosa all’improvviso, i soccorritori da chi e come sapranno dell’esistenza delle mie Dat?

Sono alcune delle domande a cui risponde la brochure “D.A.T. Disposizioni Anticipate di Trattamento” realizzata da Ausl e Comune con e per i cittadini. Nella guida anche un glossario per capire il significato di molti termini in cui ci si può imbattere, come consenso informato, cure palliative, trattamenti diagnostici ma anche fiduciario, curatore e giudice tutelare.

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