Consolidare e potenziare gli interventi sullo stato sociale, attuare i programmi dei fondi strutturali, stimolare la ripresa economica anche attraverso misure per il sistema produttivo, salvaguardare livello e qualità nel trasporto pubblico locale, investire contro il dissesto idrogeologico e a favore delle infrastrutture viarie, incentivare le politiche culturali, per i giovani e per lo sport.

Sono i cardini su cui si è basata la sostanziale condivisione, da parte delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, della proposta di Bilancio regionale preventivo 2020 varato dalla Giunta Bonaccini. Un’approvazione che viene definita frutto di “una positiva prassi di confronto tra la Regione e sindacati, esercitata nel corso di tutto il mandato amministrativo regionale”.

documento è stato sottoscritto dopo un incontro illustrativo e una discussione tra la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’assessora al Bilancio Emma Petitti e rappresentanti dei sindacati confederali, presente il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi.

Un bilancio caratterizzato dall’invarianza della pressione fiscale, la promozione di politiche d’investimento, investimenti con risorse proprie per sviluppo e lavoro, contenimento delle spese di funzionamento e attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato.

È stato evidenziato come il Patto per il Lavoro abbia contribuito a disegnare un positivo modello di sviluppo per l’Emilia-Romagna, determinando importanti risultati: i sindacati hanno indicato fin da ora l’opportunità di addivenire nella prossima legislatura ad un “nuovo Patto per il Lavoro”, per incrementare ulteriormente la qualità sociale e per affrontare l’emergenza ambientale presente anche in Emilia-Romagna. Su questa indicazione vi è la piena condivisione da parte della Regione.

Sulle linee di bilancio sono stati evidenziati il consolidamento e potenziamento degli interventi sullo stato sociale, in particolare sui “nidi” e il “fondo affitti”, con la possibilità di riprendere nel 2020 un percorso incrementale sul fondo regionale per la “non autosufficienza” e sul capitolo “famiglia”; le politiche di contenimento tariffario;  l’attuazione di programmi dei fondi strutturali per la programmazione 2014-2020; gli strumenti utili a stimolare la ripresa economica anche attraverso misure per la competitività del sistema produttivo quali attrattività e internazionalizzazione, oltre che sviluppo delle aree a vocazione turistica; Il consolidamento di misure atte a salvaguardare capacità produttiva e lavoro, sostenendo i processi di innovazione e riconversione, a fronte dell’emergere di nuove crisi; la promozione di efficaci politiche di valorizzazione del personale di tutto il sistema pubblico della Regione, anche con riferimento alle risorse per la contrattazione integrativa, continuando i processi di stabilizzazione ed adeguamento degli organici.

Inoltre, è stata sottolineata la salvaguardia del livello e della qualità di offerta dei servizi di trasporto pubblico locale, sia per il settore autofiloviario che ferroviario, gli investimenti in particolare contro il dissesto idrogeologico, gli incentivi alle politiche culturali, per i giovani e per lo sport, l’impegno a sostenere l’attuazione della nuova legge urbanistica regionale.

Infine, con riferimento ai principali interventi infrastrutturali programmati, considerati di natura strategica, la Regione si è impegnata a definire specifici tavoli di contrattazione, a carattere preventivo, riguardanti gli strumenti a salvaguardia della legalità, i diritti e la sicurezza dei lavoratori impiegati, le applicazioni contrattuali, il sistema dei subappalti e la sostenibilità ambientale.

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