Saranno Alberto Manzo, funzionario coordinatore del tavolo di filiera della frutta in guscio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Alberto Maltoni, ricercatore del Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze, Giorgio Maresi, ricercatore della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, e Lorenzo Paissan, campione europeo dei 100 metri, a tagliare il nastro della seconda edizione del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia, in programma a Fico Eataly World da venerdì 8 a domenica 10 novembre.

La seconda edizione del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia segue due appuntamenti di rilevanza internazionale per il settore, ovvero la settima edizione del convegno Castanea organizzato dalla Fondazione Edmund Mach dall’11 al 14 giugno scorsi e l’incontro dei Paesi europei produttori di castagne e di marroni ospitato a Lisbona (Portogallo, Spagna, Italia e Grecia sono i Paesi di riferimento per questo comparto) a settembre, e si pone come naturale prosecuzione di questi tavoli di incontro, discussione e approfondimento sia a livello nazionale che europeo. Una chiara dimostrazione dell’intento del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia arriva dalla profonda attualità dell’argomento scelto per il convegno di apertura (venerdì 8, ore 11), dal titolo Selve castanili e cambiamenti climatici. Quali interventi attuare, di cui Manzo, Maltoni e Maresi saranno i relatori principali. Ma altrettanto ricco di spunti di riflessione interessanti sarà il convegno successivo (sabato 9, ore 10.30), Selve castanili e paesaggi-Nuove destinazioni e offerte turistiche., a cui parteciperà l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini.

Inoltre, la seconda edizione del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia ospiterà la mostra, unica del suo genere, delle diciassette Dop e Igp di castagne e di marroni nazionali e delle relative filiere corte. Oggi, il Paese maggior produttore di castagne e di marroni è la Cina, che copre circa l’80% del mercato internazionale. L’italia, dopo la progressiva sconfitta del cinipide (vespa cinese), sta recuperando quote di produzione e rappresenta l’1% del mercato internazionale. La produzione nazionale, però, si caratterizza per il grandissimo pregio dal punto di vista della biodiversità della qualità nutrizionale.

Ancora, la seconda edizione del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia ospiterà il concorso nazionale degli istituti alberghieri Chef del futuro, con gli studenti impegnati nella preparazione di dolci a base di castagne, farina di castagno, e marroni.

Infine, a fianco della tradizionale esposizione-mercato dei produttori, provenienti da cinque regioni italiane, la seconda edizione del Salone nazionale marroni e castagne d’Italia si caratterizza anche per una curiosa novità rispetto all’anno precedente e a livello nazionale: la prima mostra con degustazioni Le birre dei castagni, che riunirà trenta birrifici agricoli e artigianali di tutta Italia, con le loro birre a base di castagne, farina o miele di castagna, e marroni. La mostra è stata organizzata con la collaborazione del birrificio Baladin di Fico Eataly World.

Il Salone nazionale marroni e castagne d’Italia è organizzato dall’Associazione nazionale Città del castagno presieduta da Ivo Poli (e che a Bologna eleggerà le nuove cariche sociali), dal Centro studi e documentazione Marradi presieduto da Elvio Bellini, e dal Fico Eataly World, con il patrocinio della Fondazione Fico, dell’Asa Associazione stampa Agroalimentare, dell’Unaga-Unione nazionale associazioni giornalisti agricoltura.

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