“L’export verso la Germania è in frenata e questo dato è molto preoccupante per il nostro sistema economico: è noto che, soprattutto per alcuni comparti meccanica in testa, la sinergia tra le nostre imprese e i grandi marchi tedeschi sia sempre stata forte. Se la Germania entra in crisi per la nostra manifattura non è una buona notizia…”. Gilberto Luppi, Presidente generale Lapam Confartigianato, commenta così i dati non buoni arrivati in questo periodo. “L’autunno del 2019 – sottolinea Luppi – è caratterizzato da forti segnali recessivi provenienti dall’economia mondiale tra cui assume una grande rilevanza la caduta della produzione manifatturiera in Germania, primo mercato del made in Italy”.

Modena fa peggio del dato nazionale e fa registrare una frenata dell’export nei confronti della cosiddetta ‘locomotiva tedesca’, locomotiva che a sua volta ha rallentato in modo assai significativo: secondo gli ultimi dati Eurostat a luglio 2019 la produzione manifatturiera tedesca scende del 4,8% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente; il calo registrato nell’estate 2019 è il peggiore dalla fine del 2009, quando il sistema economico mondiale viaggiava nell’occhio del ciclone della Grande recessione.

Il riverbero della frenata tedesca si registra anche sulla produzione manifatturiera italiana che nei primi sette mesi dell’anno vede scendere gli ordini dall’estero del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, calo più accentuato del -1,1% registrato per gli ordini interni.

Rallentano le vendite del made in Italy in Germania: primi sei mesi del 2019 l’export manifatturiero sul mercato tedesco sale dell’1,1% in forte frenata rispetto al + 4,4% rilevato un anno prima. In numerosi territori le imprese protagoniste della competizione globale soffrono il calo della domanda tedesca, registrando marcate diminuzioni dell’export diretto in Germania. L’Emilia-Romagna cresce dell’1,8% (contro il 5,9% dei dodici mesi precedenti). Modena, come detto, è in linea con un -1,6% rispetto al +3,3% dell’anno precedente. In valore assoluto la nostra provincia esporta per 785 milioni di euro verso la Germania e scivola di una posizione, al decimo posto assoluto, nella classifica delle province italiane.

Il Presidente Lapam riprende: “Senza manifattura, al di là di tutto, la nostra economia è destinata al declino e finora è sempre stato l’export a farci reggere l’urto di una crisi infinita. E’ necessario che i decisori politici ai livelli più alti prendano coscienza di questo dato e si muovano, in fretta, per sostenere la piccola e media impresa diffusa. Dal canto nostro – conclude Luppi – è necessario far sì che le imprese continuino a investire in formazione, ricerca e sviluppo: l’innovazione è la chiave per restare competitivi sui mercati globali”.

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