Nel Consiglio Comunale di giovedì 26 settembre si è discusso a Formigine il tema relativo al “recepimento delle nuove tariffe e criteri di calcolo degli oneri di urbanizzazione” da aggiornare da almeno 20 anni.

Il M5S non approva questa proposta sia perché contrario all’aumento delle tariffe base decise in Regione  Emilia Romagna (con la conseguenza che a Formigine verranno raddoppiati i costi al mq) ma anche perché l’Amministrazione Costi ha annunciato che non porterà avanti quelle riduzioni che invece sono consentite dalla delibera regionale per favorire determinate attività e/o iniziative di risparmio energetico, ecc.

Nonostante il forte aumento previsto sulle tariffe base il Comune non inserirà i consentiti sconti per le frazioni – e sarebbe stato utile rimodularle per le frazioni tipo Ubersetto, Colombaro, Magreta – né le agevolazioni specifiche per le aree artigianali e/o industriali attrezzate dal punto di vista ecologico e nemmeno riduzioni per chi rende più efficiente e/o migliora la qualità architettonica la propria casa.

Altra grossa preoccupazione del M5S di Formigine è il fatto che tale aumento, mentre per le imprese costruttrici e/o immobiliari potrebbe riversarsi sui prezzi degli immobili, già notoriamente non bassi a Formigine, per i privati potrebbe rendere disincentivanti quegli gli interventi di miglioramento energetico e/o ristrutturazione della propria abitazione.

Scarsa attenzione e nessun incentivo anche per gli immobili da recuperare nelle zone rurali.

Insomma alla prova dei fatti sulla politica delle energie rinnovabili e del mettere le “Frazioni al Centro” di cui tanto si è riempita la bocca in campagna elettorale l’Amministrazione Costi pare pensare solo agli equilibri di bilancio con scarso coraggio e voglia di scommettere sul futuro.

(I consiglieri comunali Iacoi e Saccani)

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