Nel corso dei controlli finalizzati ad accertare il regolare stoccaggio di rifiuti, inteso sia come operazioni di smaltimento sia come operazioni di recupero, nella giornata di ieri 13 agosto 2019 i Carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale reggiano due imprenditori reggiani di 50 e 55 anni ritenuti responsabili del reato di attività illecita di gestione di rifiuti non pericolosi.

L’attività illecita è stata accertata dai carabinieri forestali nel corso di controlli eseguiti preso l’azienda amministrata dai due indagati dedita al recupero di rifiuti di origine edile, finalizzato all’ottenimento di inerti artificiali da destinare a rilevati (strade, parcheggi, ecc.). Nello specifico nel corso dei controlli dall’analisi documentale dell’azienda di Reggio Emilia i carabinieri hanno appurato il rilevante superamento, da parte della stessa azienda, dei limiti quantitativi annui autorizzati per la gestione di rifiuti.

In particolare, a fronte del quantitativo autorizzato annuo di poco più di 16.000 tonnellate di rifiuti, l’azienda aveva gestito, nell’anno 2017, un quantitativo di rifiuti pari a  oltre 50.000 tonnellate e nel 2018, un quantitativo di oltre 35.000 tonnellate.

Alla luce di quanto accertato i due  amministratori dell’azienda sono stati denunciati alla Procura reggiana in ordine al reato di attività illecita di gestione di rifiuti non pericolosi.

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