Omar Sosa e Gustavo Ovalles by Massimo Mantovani

Quarto appuntamento in terra reggiana per il Festival Mundus 2019 con altri artisti internazionali. Si intitola “Ayaguna” il concerto che i noti e amati musicisti il cubano Omar Sosa al pianoforte e il venezuelano Gustavo Ovalles alle percussioni terranno giovedì 11 luglio alle ore 21.30 nella splendida cornice del Castello di Casalgrande Alto a Casalgrande. Biglietto d’ingresso 8.00 euro.

Il suono e lo stile unico di Omar Sosa si sposa perfettamente con le percussioni multicolori e multiformi (tamburi Bata, congas, bongos, quitiplas, maracas, guiro, piatti e altro) del percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. Il sodalizio artistico tra i due nasce nel 1999, ed è alla base anche dell’album “Ayaguna” uscito nel 2003, registrato nel corso del concerto tenuto il 25 luglio del 2002 al Motion Blue di Yokohama (uno dei club giapponesi aderenti al prestigioso circuito internazionale Blue Note). Il titolo del disco, “Ayaguna”, si ispira direttamente ad una pratica religiosa della cultura Yoruba dell’Africa Occidentale conosciuta a Cuba come Santeria.

 

Omar Sosa

Il compositore e pianista cubano, classe 1965, nominato sette volte ai Grammy, è uno dei jazzisti più versatili e completi della sua generazione. È stato capace di fondere mirabilmente un’estesa gamma di elementi jazz, di world music e di elettronica con le sue radici afrocubane, riuscendo a creare una sonorità fresca e originale, dal forte sapore latino, ma lasciando sempre grande spazio all’improvvisazione. La carriera di Sosa incarna la mentalità aperta di un artista giramondo (ha vissuto nel nord e nel sud America, a Cuba ed in Spagna) e visionario, che ha lavorato incessantemente per cercare di costruire una visione musicale coerente e personale, davvero cosmopolita. Una ventina di dischi da leader in circa un quarto di secolo di attività professionale parlano da soli. Dentro una così nutrita ed interessante produzione musicale, vi sono ben sei album di piano–solo (l’ultimo, «Senses», è del 2014) – formula che ancor oggi forse predilige – ma anche dei magnifici duetti con il trombettista Paolo Fresu – è un duo collaudatissimo il loro, di cui è appena uscito il terzo episodio discografico, «Eros» (2016) – qualche lavoro orchestrale e, negli ultimi tempi, anche il Quartetto Afrocubano, interamente composto da suoi connazionali, con cui nel 2015 ha inciso «Ilé», lavoro decisamente riuscito e suggestivo.

 

Gustavo Ovalles

Il maestro percussionista afrovenezuelano Gustavo Ovalles è nato a Caracas nel 1967. Come artista e professore, Gustavo ha viaggiato in tutto il mondo con i suoi strumenti tradizionali che includono maracas, culoepuya, quitiplas e bata drums. Con il pioneristico progetto di Omar Sosa Roots Trilogy, Gustavo ha calcato diversi importanti palchi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Ha inoltre partecipato all’album di Sosa Sentir, nominato ai Grammy. Attualmente vive un po’ in Francia e un po’ in Venezuela.

 

Costo: 8 euro. Non è possibile prenotare. In caso di maltempo la rassegna si svolge al Teatro De Andrè.

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